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Evangelizzare la Cultura: cuore della missione dell’APRA

Editoriale a cura del Magnifico Rettore Padre Jesús Villagrasa, LC.

“Evangelizzare la Cultura” è il titolo che abbiamo voluto dare al Congresso internazionale che dal 28 al 29 di marzo si celebrerà presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (APRA) a chiusura del 25° anno dalla sua fondazione. Sarà occasione per confrontarsi di nuovo con la nostra missione di evangelizzare la cultura. Ci accompagneranno in questa riflessione relatori e partecipanti di grande rilievo: il Card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura; Mons. Vincenzo Zani, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica; Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione; P. Eduardo Robles-Gil, Gran Cancelliere del nostro Ateneo; i rettori della Rete Internazionale delle Università della Legione di Cristo e del Regnum Christi, oltre che docenti, studenti e alunni del nostro Ateneo.   Gli obiettivi principali sono: approfondire la riflessione su alcuni argomenti del Proemio della costituzione apostolica della Veritatis Gaudium di Papa Francesco e dell’Ideario dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, con la finalità di promuovere un maggiore coinvolgimento nella missione di chi fa parte di questa istituzione o si sente particolarmente vicino a diverso titolo; inoltre vogliamo definire e comunicare in un modo più chiaro e incisivo la nostra specificità.   L’evangelizzazione della cultura è un argomento centrale della nostra missione: “formare apostoli, leader cristiani – chierici e laici – al servizio della Chiesa per testimoniare il mistero di Cristo; creare, in piena comunione con il Magistero della Chiesa, correnti di pensiero che rispondano alle domande teoriche ed esistenziali dell’uomo e impregnino di spirito evangelico la società”. Perciò, alla fine di un anno giubilare nel quale abbiamo reso grazie per il nostro passato, abbiamo guardato con speranza il futuro e ci siamo impegnati a vivere con passione il nostro presente, vogliamo riflettere sul senso di questo impegno, sulla ragion d’essere del nostro Ateneo; insomma, sul compimento della nostra missione.   La Veritatis gaudium sarà nei prossimi anni il riferimento per le Facoltà e le Università ecclesiastiche. Il suo Proemio offre l’ispirazione che dovrà animare i loro Statuti e la loro vita. Notevole il fatto che Papa Francesco abbia voluto riprendere e includere il Proemio della Costituzione Apostolica Sapientia christiana di san Giovanni Paolo II come appendice alla Veritatis gaudium. Il motivo sembra chiaro: in entrambe, il tema dell’evangelizzazione fa da filo conduttore.   Nel lungo n. 4, dove papa Francesco presenta i quattro criteri di fondo per un rinnovamento e un rilancio del contributo degli studi ecclesiastici a una Chiesa in uscita missionaria, si trovano diversi accenni all’evangelizzazione della cultura: a) la contemplazione e l’introduzione spirituale, intellettuale ed esistenziale nel cuore del kerygma e nella lieta notizia del Vangelo di Gesù; b) “il dialogo a tutto campo: non come mero atteggiamento tattico, ma come esigenza intrinseca per fare esperienza comunitaria della gioia della Verità e per approfondirne il significato e le implicazioni pratiche”; c) l’inter- e la trans-disciplinarietà esercitate con sapienza e creatività nella luce della Rivelazione; d) la necessità di “fare rete” tra le diverse istituzioni che, in ogni parte del mondo, coltivano e promuovono gli studi ecclesiastici   Il cuore di questo rinnovamento è Cristo che, attraverso il Vangelo, definisce e rafforza la nostra identità. Una comunità forte della sua identità può aprirsi al dialogo, al confronto con la cultura e le culture attuali. In realtà, “il cristianesimo non dispone di un unico modello culturale, bensì, ‘restando pienamente sé stesso, nella totale fedeltà all’annuncio evangelico e alla tradizione ecclesiale, esso porterà anche il volto delle tante culture e dei tanti popoli in cui è accolto e radicato’. Nei diversi popoli che sperimentano il dono di Dio secondo la propria cultura, la Chiesa esprime la sua autentica cattolicità e mostra ‘la bellezza di questo volto pluriforme’. Nelle espressioni cristiane di un popolo evangelizzato, lo Spirito Santo abbellisce la Chiesa, mostrandole nuovi aspetti della Rivelazione e regalandole un nuovo volto” (VG 4d).   Il nostro Ateneo ha declinato questi criteri in valori inserendoli nel proprio Ideario. Sono valori che si ispirano al Vangelo, vero cuore pulsante dell’umanesimo cristiano. L’Ideario ne propone undici che definiscono la nostra fisionomia istituzionale e formano il quadro di riferimento delle attività. Tutti, ma in particolare tre di essi, sono più legati all’evangelizzazione della cultura.  Anzitutto il senso di missione, che è l’anima dell’Ateneo. Poi, la promozione dell’interculturalità. Infine, il dialogo con la cultura attuale: “I valori di perenne validità, per essere significativi, devono rispondere alle domande e alle inquietudini dell’uomo contemporaneo. Perciò l’APRA promuove il dialogo con la cultura attuale e l’attenzione alle correnti culturali e ai problemi che gravano sull’uomo della propria epoca”.   Il 25º anniversario, la Veritatis gaudium e l’Ideario ci portano ad allargare il nostro spirito. In questo senso accogliamo come rivolte a noi le parole pronunciate da Papa Francesco in occasione dei 70 anni dell’Accademia Alfonsiana lo scorso 9 febbraio: “La celebrazione dell’anniversario di una istituzione come la vostra non può limitarsi al ricordo di ciò che si è fatto, ma deve soprattutto spingere a guardare avanti, a ritrovare entusiasmo nella missione, a progettare passi coraggiosi per meglio rispondere alle attese del popolo di Dio. Ed è provvidenziale che l’anniversario giunga nel periodo in cui tutte le strutture accademiche della Chiesa sono chiamate a un impegno più deciso di riprogettazione e rinnovamento”. Cogliamo, quindi, questo momento provvidenziale dei grazie per crescere nella nostra identità e impegno missionari.  

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