L’eredità del Magistero bioetico di Papa Francesco (2013-2025)
Prof. P. Alberto Carrara, LC, Decano Facoltà di Filosofia e Direttore del Gruppo di ricerca in Neurobioetica (GdN) dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, Membro della Pontificia Accademia per la Vita (PAV), Presidente dell’Istituto Internazionale di Neurobioetica (IINBE), tra gli esperti mondiali di neuroetica dell’International Neuroethics Society (INS) e Membro fondatore dell’International College of Neuroethics and Neuroscience (ICONN) dedica e racconta l’eredità profonda e profetica del Magistero bioetico di Papa Francesco.
Qui di seguito un estratto del suo documento.
“Con la recente scomparsa di Papa Francesco, la Chiesa e il mondo intero si trovano a riflettere sull’eredità profonda e profetica del suo magistero. Tra i contributi più significativi del suo pontificato vi è il rinnovamento, a partire dal 2016, della Pontificia Accademia per la Vita, da lui rilanciata come laboratorio culturale e luogo di dialogo interdisciplinare sulle grandi sfide della contemporaneità. In un’epoca segnata da rapidissime trasformazioni medico-scientifiche e tecnologiche, Papa Francesco ha promosso una bioetica sempre più globale e relazionale, capace di integrare la cura della vita umana con l’attenzione alla giustizia sociale, alla disuguaglianza, all’ecologia e al governo etico dell’innovazione.
Questa ricostruzione intende offrire una cronistoria dal 2013 al 2025, soffermandosi in particolare sui suoi interventi alla Pontificia Accademia per la Vita, mettendone in luce i fili conduttori, gli sviluppi tematici e le principali novità dottrinali. Un modo per rileggere, alla luce della sua scomparsa, la visione antropologica e spirituale che ha ispirato il suo magistero bioetico: una visione capace di umanizzare la tecnica, di riconoscere ogni vita come sacra e di rispondere alle nuove sfide della robotica, dell’algoretica e della neuroetica con sapienza evangelica e responsabilità globale.”