Neurobioethics

DESCRIPTION

The birth of this interdisciplinary research area is traditionally traced back to 2002. Indeed, even if the concept of neuroethics was already suggested in different fields of knowledge, the neologism was formulated for the first time on the occasion of the first experts’ conference on “Neuroethics: mapping the field”, held in San Francisco (USA) in May 2002.  It was the late William Safire, a political analyst of the New York Times, who proposed the following definition of neuroethics: “the examination of what is right and wrong, good and bad about the treatment of, perfection of, or unwelcome invasion of and worrisome manipulation of the human brain”.

Nevertheless, not everybody knows that the first formulation of the neologism in the literature dates back at least to 1973, when Professor Anneliese A Pontius from the Harvard Medical School published an article on “Neuro-ethics of ‘walking’ in the newborn” in Perceptual and Motor Skills 37(1), August 1973 (pp 235-245). This publication in the scientific literature marked the entry of the neologism into scientific semantics. Forty years later, in 2013, neuroethics – in its distinct and multidisciplinary aspects – had already become a mature science.

Neuroethics or neurobioethics (its personalistic variant) deals with the increasingly rapid and immediate application of neuroscience discoveries to man. These discoveries result from much research intended to clarify the mysteries of the human brain and mind, often arousing mixed feelings in the public opinion. In almost all socio-cultural contexts, the suffix “neuro” has been widely and successfully used for various purposes, from selling to convincing, and terms such as neuromania, neurophobia, and neurophilia have already been coined. Magnetic Resonance Imaging (MRI) is already part of our everyday culture. Acronyms like PET (Positron Emission Tomography) or functional MRI (fMRI) are an integral part of our memory: we have heard them repeatedly in radio and TV programmes and we have seen them on the Internet on multiple occasions.

The word “neuroethics” has appeared in the scientific literature since 1989, when referring to the bioethical implications of end-of-life decision-making. In a scientific article of 1989, the neurologist  RE Cranford used the word “neuroethicist”, marking the entry of neurologists into hospital ethics committees. In the philosophical realm, this neologism came onto the scene for the first time during debates over the philosophical approaches to the self and its link-relationship with the brain. It was the philosopher PS Churchland who addressed neuroethical questions in one of her lectures at the end of November 1990.

The neologism “neurobioethics”, emphasising the centrality of the human being within the framework of neuroscience research and philosophical-theological reflection on such research, was coined and used for the first time in 2005 by the neuroscientist James Giordano. On his official website, Professor Giordano defines three areas of neurobioethics: the first is the study of the neurological bases of moral cognition, sense, and action; the second, related to classical bioethics, addresses the moral issues that arise in and from neuroscientific research and the clinical practices and social effects/implications that evolve from these investigations; and the third concerns the reciprocal interaction(s) between neurological research/clinical practices and other ethically relevant areas of biomedical sciences (e.g. the effects/implications of genetic research on neurological care; and the use of nanotechnology in neurological research and practice).

In the wake of the neologism coined by Giordano, a neurobioethics group was set up at APRA on 20 March 2009. The group consists of professionals and scholars from different fields who take a multidisciplinary, interdisciplinary and transdisciplinary approach to the ethics of neuroscience, as well as to the neuroscience of ethics (a distinction made by A Roskies in 2002).

Since 2009, the neurobioethics group has been holding national and international conferences, meetings, round tables, monthly seminarial meetings, intensive study weeks, and academic courses in this field that spans neurosciences, philosophy, and bioethics.

Every year since 2012, jointly with SISPI, the neurobioethics group has organised events as part of the Brain Awareness Week, an initiative coordinated by the DANA Foundation. The proceedings of these meetings are published, together with numerous other articles of our academics, in Studia Bioethica, the journal of the Faculty of Bioethics, APRA.

Since 2017, the bioethics group has delivered yearly specialisation courses, especially on the current challenges launched by post-humanism, neurosciences, technologies, robotics, and artificial intelligence.

Dal trapianto di testa all’identità personale, dai diritti umani all’escatologia. Un anno di riflessione sulle ultime frontire del transumanismo: la parola alla neurochirurgia, alle neuroscienze, alla psichiatria e psicologia, alla filosofia e teologia, al diritto, alle questioni sul consenso informato, sulla vulnerabilità dei soggetti (pazienti e appartenenza nazionale) implicati, sulla dignità e sul valore del nostro corpo.


Oggetto della ricerca

Il Gruppo interdisciplinare di ricerca in Neurobioetica (GdN) dell’Istituto Scienza e Fede e della Cattedra UNESCO in Bioetica e Diritti Umani dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (APRA) di Roma, prendendo le mosse dalle ricerche neuroscientifiche e dalle emergenti applicazioni all’essere umano delle neuro-tecnologie, dedicherà gran parte della sua riflessione, ricerca, pubblicazione e formazione dell’anno 2017-2018 ad approfondire criticamente a 360° tali tematiche.


Status quaestionis

È stato annunciato a più riprese a livello internazionale, sia da riviste scientifiche prestigiose, come da mezzi di comunicazione di massa, che al termine del 2017 la storia della scienza, e per alcuni, dell’umanità, registrerà un nuovo “successo” nel vasto ambito del potenziamento: verrà realizzato il primo “trapianto di testa” nell’essere umano (sarebbe meglio definirlo però trapianto di gran parte del corpo). È ciò che sostiene il neurochirurgo italiano Sergio Canavero. Riprendendo i risultati ottenuti sul cane nel 1954 dal russo Vladimir Demikhov e, soprattutto, quelli sulla scimmia del 1970 ad opera del chirurgo americano Robert White, Canavero, dal 2013 ad oggi, ha riproposto alla comunità scientifica il razionale della tecnica che renderà operativo, in Cina a dicembre 2017, il primo tentativo di sostituzione del corpo malato di un volontario tetraplegico, con il corpo sano di un donatore compatibile.

Questo dato è stato immediatamente recepito da uno dei più attivi e preminenti movimenti transumanistici contemporanei: il 2045 Avatar Project o Immortality Project, fondato e guidato dal milionario russo Dmitri Itskov.


 

Articolazione concettuale (parti, logica interna)

Per compiere l’oggetto della ricerca, il GdN presenterà, da settembre 2017 a giugno 2018, una decina (10) di seminari e tavole-rotonde sugli aspetti: neurochirurgici, neurologici, psichiatrici, psicologici, filosofici, teologici, giuridici, bioetici relativi al cosiddetto “trapianto di testa” (Human Head Transplantation) e sulle possibili conseguenze e ricadute antropologiche, etiche, legali, sanitarie e sociali di tali interventi sulla vita dell’uomo.

Un’enfasi particolare verrà data alla considerazione delle questioni relative al consenso informato relativo ad una duplice categoria di soggetti vulnerabili: pazienti tetraplegici o con altre patologie gravemente debilitanti il sistema motorio; persone provenienti da contesti sociali, culturali, politici che esplicitamente o implicitamente limitano di fatto l’esercizio pieno dei stabiliti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sancita dall’ONU sin dal 1948. Tale sensibilità toccherà nello specifico le tematiche relative alla dignità e al valore del nostro corpo umano, come pure alla sua disponibilità/indisponibilità.

Il frutto maturo di tale riflessione verrà condensata nel convegno internazionale all’interno della Settimana Mondiale del Cervello promossa dalla DANA Foundation, (con la quale il GdN collabora sin dal 2012), realizzato in collaborazione con la S.I.S.P.I., mercoledì 14 marzo 2018 a Roma e sabato 17 a Milano.

Inoltre, la ricerca svolta servirà, in parte, quale servizio formativo per la settimana del corso estivo della Facoltà di Bioetica dell’APRA a luglio 2018 dedicata al tema del “Potenziamento Umano” (Human Enhancement).

L’attività di ricerca e formazione 2017-2018 del GdN verrà successivamente articolata in una pubblicazione bilingue (due volumi): italiano/inglese la cui pubblicazione si prevede per la fine del 2018 e i primi mesi del 2019.


Obiettivi della ricerca

L’obiettivo di questo progetto di ricerca è arricchire il dibattito contemporaneo con una riflessione interdisciplinare seria e ponderata, scevra di facili trionfalismi e sensazionalismi, che possa contribuire quale punto di riferimento scientifico che si apre al sociale, all’economia, al diritto e alla politica, sino alle riflessioni teologiche in materia di neuro-tecnologie applicate alla vita umana e al suo benessere.


Coordinatore del progetto

Prof. P. Alberto Carrara, L.C., coordinatore del GdN


Gruppo di lavoro

Membri del GdN (220 membri/amici alla data odierna)

Altri professionisti del settore

Calendario di lavoro

 

  • 13/09/2017, mercoledì, aula Magna (2° piano) – Il “trapianto di testa”: la prima frontiera del transumanismo – tavola-rotonda
  • 27/10, venerdì, aula Master (1º piano) – Aspetti neurochirurgici e neurologici del “trapianto di testa” nell’essere umano – seminario
  • 21/11, venerdì, aula Master (1º piano) – Aspetti psichiatrici relativi al presunto “trapianto di testa” – tavola-rotonda
  • 14/12, giovedì, aula Master (1º piano) – Neuroscienze cliniche e psicologia si interfacciano con il primo “trapianto di testa” – tavola-rotonda
  • 26/01/2018, venerdì, aula Tesi (1º piano) – “Trapianto di testa” e problematiche relative all’identità personale. La filosofia s’interroga – tavola-rotonda

 

  • 23/02, venerdì, aula Tesi (1º piano) – Di chi è quel corpo? La giurisprudenza s’interroga sugli aspetti legali e di consenso informato sottesi al “trapianto di testa” – tavola-rotonda
  • 14/03, mercoledì, Convegno Settimana Mondiale del Cervello (Brain Awareness Week) promossa dalla DANA Foundation, 15-19:00, aula Master (1º piano)
  • [16/03, venerdì, aula Tesi (1º piano)]
  • 20/04, venerdì, aula Tesi (1º piano) La teologia s’interroga sugli scenari sollevati dal transumanismo – tavola-rotonda
  • 25/05, venerdì, aula Tesi (1º piano)
  • [15] o 22/06, venerdì, aula Tesi (1º piano)

 

  • Evento formativo: Corso Estivo della Facoltà di Bioetica/Corso Estivo Scienza e Fede: luglio 2018. Partecipazione dei membri GdN nel corso estivo 2018 sul potenziamento e le tecnologie emergenti.

Contatti:

Prof. Alberto Carrara L.C. 

e-mail: [email protected]

http://neurobioetica.blogspot.it/

LE NEUROSCIENZE CHE AMANO LA PERSONA UMANAIl Gruppo interdisciplinare di ricerca in Neurobioetica (GdN) dell’Ateneo Pon­tificio Regina Apostolorum (APRA) di Roma, prendendo le mosse dalle ricerche neuroscientifiche e dalle emergenti applicazioni all’essere umano delle neuro-tecnologie, dedicherà la riflessione, ricerca, pubblicazione e formazione dell’anno 2018-2019 all’approfondimento critico degli scenari emergenti relativi alla progressiva ibridazione uomo-tecnologia. Le sollecitazioni attuali della robotica, dello sviluppo dell’intelligenza artificiale, delle molteplici applicazioni del potenziamento umano, interpellano l’uomo e la donna di oggi chiamati a conoscere per decidere con consapevolezza la direzione da dare al progresso neuro-tecnologico.

Questo secondo corso di perfezionamento in neurobioetica ‘Neurobioetica e Roboetica’ raccoglierà il frutto della riflessione interdisciplinare del GdN. Sarà possibile seguire il corso sia in modalità presenziale, che online.

Dopo la prima edizione ‘Neurobioetica e Transumanismo’ dedicata al cosiddetto “trapianto di testa” (Human Head Tran­splantation) e a seguito della seconda settimana estiva di Bioetica sul Potenziamento umano (Human Enhancement, 9-13 luglio 2018), da settembre 2018 a giugno 2019, il GdN offre un pacchetto di 10 seminari e tavo­le-rotonde e il convegno di marzo della Settimana Mondiale del Cervello, promosso dalla DANA Foundation, sugli aspetti tecnologici, neuroscientifici, psichiatrici, psicologici, filosofici, teologici, giuridici, bioetici relativi alla progressiva ibridazione uomo-tecnologia e alle molteplici applicazioni del potenziamento umano, al fine di prendere consapevolezza sulle conseguenze e ricadute antropologiche, etiche, legali, sanitarie e sociali di tali utilizzi ed interventi per la vita dell’essere umano.

Un’enfasi particolare verrà data alla considerazione delle questioni relative ai principi sanciti dalla Dichiarazione sulla Bioetica e i Diritti Umani dell’UNESCO del 2005. Tale sensibilità toccherà nello specifico le tematiche relative al limite, alla dignità, all’identità e al valore del corpo umano, come pure alla sua disponibilità/indisponibilità.

Promotori:

Facoltà di Bioetica

Cattedra UNESCO in Bioetica e Diritti Umani

Istituto Scienza e Fede

STRUTTURA DEL CORSO

Il corso prevede un incontro mensile di due ore (seminario o tavola-rotonda) a partire da venerdì 21/09/2018 sino a venerdì 21/06/2019. Le date, orari e aule degli incontri sono i seguenti:

  • 21/09/2018, 17-19:00, aula Magna (2° piano)
  • 26/10/2018, 17-19:00, aula Tesi (1° piano)
  • 23/11/2018, 17-19:00, aula Magna (2° piano)
  • 14/12/2018, 17-19:00, aula Tesi (1° piano)
  • 25/01/2019, 17-19:00, aula Tesi (1° piano)
  • 22/02/2019, 17-19:00, aula Tesi (1° piano)
  • 15/03/2019, Convegno Settimana Mondiale del Cervello, 15-19:00, aula Master (1° piano)
  • 20/03/2019, 10° anniversario GdN, 17-19:00, aula Master (1° piano)
  • 22/03/2019, 17-19:00, aula Tesi (1° piano)
  • 26/04/2019, 17-19:00, aula Magna (2° piano)
  • 24/05/2019, 17-19:00, aula Tesi (1° piano)
  • 21/06/2019, 17-19:00, aula Tesi (1° piano)

I contenuti specifici e i relatori verranno comunicati mese per mese e progressivamente andranno dagli aspetti tecnologici relativi alla robotica e alle neuroscienze, sino alle questioni psichiatriche, psicologiche, filosofiche, teologiche, giuridiche, socio-politiche e bioetiche relative alla progressiva ibridazione uomo-tecnologia e alle molteplici applicazioni del potenziamento umano.

DESTINATARI

Il percorso formativo è rivolto a tutti coloro che vogliano prendere maggior consapevolezza sullo sviluppo ed applicazione all’umano delle tecnologie emergenti; in particolare: politici, ingegneri, medici, bioe­ticisti, filosofi, teologi, insegnati e formatori. Alla fine del percorso verrà rilasciato agli iscritti un attestato del corso di perfezionamento e, dopo la valutazione di un lavoro scritto di sintesi, verranno rilasciati 3 crediti ECTS.

Coordinatore del corso di perfezionamento:
Prof. P. Alberto Carrara, L.C.
Tel: 06/916891
[email protected]

Per informazioni
Prof. P. Alberto Carrara, L.C.
[email protected]
Tel: 329/9157494

 


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