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Contributi dagli studenti: La buona particella

La buona particella

A cura di Giulia Bertotto
Chi è il Bambino Gesù che lodiamo ogni anno a Natale? È l’Universo. Appare come corpo ma è tutto anima. Sembra particella ma è solo energia. È Figlio e simultaneamente Padre di sé stesso. La sua natura è corpuscolare e ondulatoria, umana e divina. È appena nato ma è sempre stato. Ed è Madre del Signore e frutto del Creatore senza incongruenza. Ha estinto gli opposti della logica nell’Essenza. A Natale viene al mondo lo Spirito di Dio, a Natale si fa mondo lo Spirito di Dio, prende corpo di nane rosse e pianeti. Guarda i raggi della bici, le torsioni di una noce e anche il tuo tablet smagliante. l’Universo è il miracolo di Dio in atto. L'incarnazione è perpetua, circoscritta nello spazio e collocata nel tempo, senza però perdere eternità o alterare la sua infinitezza. Per questo il grembo del suo concepimento resta vergine dal mutamento e dalle caducità. Il Miracolo dell’Incarnazione è quella potenza che concilia immanenza e trascendenza senza incompatibilità, Uno e Trino senza contraddizione. Cristo è il cosmo che nasce e risorge in innumerevoli forme e fantasiose specie; Magma sfavillante e meduse sinuose, geyser e nebulose, piogge solforiche di Venere, tornado su Marte. Il cosmo è il corpo di Dio fattosi vette siderali, venti glaciali, polvere interstellare e grotte di buchi neri che chissà dove portano...e chissà se poi è un “dove”. Cantare il bambino Gesù che nasce significa celebrare il bimbo universo che si fa carne di galassie. E che in esse non si esaurisce.

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