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Enrichetta Tamburrino, Studentessa APRA

 width=Mi chiamo Enrichetta e ho iniziato a studiare presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum nell' A.A. 2012-2103. Da qualche tempo, sentivo il desiderio di completare i miei studi teologici e così ho iniziato il mio percorso accademico presso il Regina Apostolorum. Non appena ho varcato la soglia dell'Ateneo ho respirato un "profumo" che sapeva di "buono", un profumo che solleticava il mio intelletto e la mia anima. Cosa poteva mai esserci di così speciale rispetto agli altri atenei dove pure avevo studiato? Cosa mi faceva sentire così? Dovevo assolutamente scoprirlo e mi chiedevo: con quale organizzazione mi interfaccerò? Cosa troverò dal punto di vista umano, relazionale e spirituale? Sarò un semplice numero di matricola come tanti altri oppure questa volta sarà diverso? Ecco, allora, che con il passare del tempo, quel profumo intellettuale e spirituale che avevo percepito entrando, cominciava a prendere "forma" e a dare risposta alle mie domande. Mi trovavo in una "casa", una casa che mi aveva spalancato le porte e che aspettava proprio me perché voleva accogliermi come figlia di quell'immensa famiglia universale quale è la Chiesa. Ed è qui che ho trovato, oltre al mondo della conoscenza, la misericordia, il sorriso accogliente di chi lavora con passione in questo Ateneo, l'ascolto del fratello che incontri e che non fugge via perché va di corsa. Ho trovato comprensione, disponibilità ma soprattutto ho potuto più volte dire la "mia" e avanzare critiche costruttive senza per questo essere tacciata di "invadenza inopportuna".

Ma ciò che mi ha garantito la gioia di ritrovarmi "in famiglia" è stato riscoprire, tra tutti coloro che frequentano questo Ateneo, la volontà di vivere concretamente il comandamento Nuovo che Gesù ci ha insegnato: "Ama il prossimo tuo come te stesso". Oggi sono ancora qui, ho completato i miei studi all' ISSR e sto portando a termine quelli alla facoltà di Bioetica. Grazie a questa esperienza sento di essere cresciuta moralmente e spiritualmente e sono confortata dalla speranza di poter trasmettere qualcosa alle future generazioni soprattutto nella scuola dove lavoro. Il mio desiderio è quello di andare sempre più avanti, perché in questo Ateneo le prospettive di crescita sono talmente tante e rispondenti alle esigenze della realtà in cui viviamo che non puoi fare a meno di considerarle. Qui la formazione umana e cristiana è possibile e indispensabile per muoversi in un mondo dove purtroppo prevale il relativismo assoluto.

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