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Primo corso di lingua e cultura spagnola per i dipendenti dei due atenei romani

cursoesp11Con la consegna dei diplomi, mercoledì 8 giugno 2011, si è concluso il primo corso di lingua e cultura ispanica promosso dall’Istituto di Studi Umanistici, all’interno dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.

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I docenti del corso, tutti dipendenti dell’ateneo, sono stati scelti per aver già maturato esperienza nell’insegnamento dello spagnolo a stranieri. Sono di nazionalità diverse (spagnola, messicana, venezuelana) e hanno cercato di trasmetterci la ricchezza e l’enorme varietà della cultura ispanica.

Gli studenti sono stati divisi, sulla base del test iniziale, in diverse classi per tre diversi livelli: base, intermedio e avanzato. Le ore di lezione sono state ritagliate all’interno dell’orario di ufficio per permettere a tutti di partecipare senza aumentare il carico di lavoro. I colleghi, capi e dipendenti, si sono ritrovati compagni di banco chi a ripassare chi ad apprendere dal nulla (o quasi) la lingua spagnola, così simile a quella italiana da far cadere spesso, chi le parla entrambe, in confusione.

Apprendere comprendere e saper parlare lo spagnolo è ormai una necessità per chi lavora presso gli atenei, le scuole e le strutture guidate dai Legionari di Cristo, a Roma. Molte attività sono nate e si sono sviluppate e stabilizzate prima in Messico, dove è nata la congregazione, e successivamente si sono estese nel nuovo continente e in Europa.

È una necessità per molti dipendenti acquisire familiarità con la lingua spagnola per poter rendere la collaborazione all’interno delle rete internazionale proficua e “veloce” come la moderna società richiede.

Il corso promosso dall’Istituto di Studi Umanistici ha toccato anche l’aspetto della cultura ispanica che racchiude in realtà culture differenti (quella spagnola e quelle dell’America latina).

Abbiamo chiesto ad alcuni “studenti” di commentare il corso.

Plamena Petrova, assistente legale del rettore dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e organizzatrice e studentessa del livello avanzato ci ha confidato che tornare “sui banchi di scuola” ha risvegliato la nostalgia del passato:

«Lavorando in una istituzione in cui la lingua e la cultura spagnole sono alla base ho visto l’opportunità non solo di acquisire conoscenza che migliorino il nostro lavoro e il compimento della missione ma anche di aprire una finestra su un mondo culturale immenso. Lo spagnolo è parlato in oltre 20 Paesi da milioni di persone, praticamente ho intravisto la possibilità, con un corso di lingua spagnola, di “conquistare” un intero continente. Non dobbiamo lasciarci sfuggire l’opportunità che ci dà il nostro lavoro per i Legionari di Cristo e il Movimento Regnum Christi di arricchirci costantemente non solo spiritualmente ma anche culturalmente».

Luigi Baldassarri, che lavora presso l’Archivio Storico generale della Congregazione dei Legionari di Cristo e del Movimento Regnum Christi, già conosce la lingua spagnola, perché la usa nel lavoro per comunicare con i responsabili delle comunità legionarie presenti in tutto il mondo. «Il corso è stato un’iniziativa molto importante per la formazione del personale» ci dice anche. «L’ambiente che si è instaurato con l’insegnante Veronica Ortega e i partecipanti alla classe di livello avanzato è stato molto bello e ha contribuito alla conoscenza dei costumi e dei paesi di lingua spagnola. È stato un momento anche di conoscenza interpersonale tra i colleghi che si sono ritrovati compagni di corso. È stato emozionante tornare studente».

Maria Maset, di origine spagnola, sposata con un italiano, è stata una delle docenti, insieme a Rodrigo Tellez, docente dell’istituto superiore di Scienze religiose, Alejandra che lavora del dipartimento della segreteria generale, di questo primo corso di lingua e cultura spagnola.

Maria è Direttrice del Dipartimento di Sviluppo Istituzionale dell’Ateneo Pontifico Regina Apostolorum. «Sono amante dello spagnolo e quando ho cominciato a lavorare presso l’Ateneo ho visto che tanti impiegati non lo parlavano sebbene ci fosse il desiderio di impararlo. Ho imparato a insegnare spagnolo 15 anni fa, in Italia, facendo lezione ai ragazzi e ho studiato di nuovo tutto quello che avevo imparato a scuola e non mi ricordavo più. Avere come alunni i miei colleghi è stato divertente e mi ha dato la possibilità di conoscerli meglio e di farmi conoscere meglio non solo come impiegata ma come persona e come amica. Ci siamo divertiti tanto. Insegnare le lingue è bello, magari potessimo tutti comunicare in tante lingue diverse! Se ce ne fosse la possibilità farei un corso anche di cinese. Le lingue ti fanno comprendere come sono i luoghi, ti dicono tanto della gente che ci vie. Più lingue parli, più persone conosci».

Luigi Repoli è il responsabile del Dipartimento Sistemi Informatici in Italia della Legione di Cristo.

«Ho deciso di iscrivermi al corso per migliorare la mia conoscenza dello spagnolo, perché mi serve per lavoro, per interfacciarmi con Paesi di lingua spagnola, ma anche perché mi piace conoscere lingue diverse. Ritrovarmi come studente è stato divertente anche se non è una novità, perché faccio sempre corsi di aggiornamento e formazione. Il corso è stato interessante, simpatico e leggero, sebbene si sia aggiunto agli impegni di lavoro. Ho apprezzato l’impegno dei docenti, in particolare di Maria, perché a dispetto degli imprevisti (le aule non disponibili, le nostre assenze) ci hanno invogliato a continuare a studiare e hanno fatto sì che non abbandonassimo il corso. Io sono spesso in viaggio per lavoro e Maria ha voluto darmi ripetizioni, al bar dell’Ateneo, per non farmi perdere il ritmo della classe. Sono contento di aver partecipato. Credo che il corso sia stato soprattutto un successo dei docenti.»

«La lingua spagnola o castigliana è una delle lingue romaniche derivate dal latino. È nata nel Nord della Spagna, in una zona protetta da castelli e da qui ha preso il nome di castigliano. Nel 1714 Filippo V ha dichiarato il castigliano lingua ufficiale della Spagna e da allora è conosciuta come “spagnolo”.

Successivamente è diventata la lingua ufficiale di ben 20 Paesi nel mondo: è diffusa, oltre che nel territorio spagnolo, nella Guinea equatoriale, negli antichi territori spagnoli del Sahara e dell’America Centrale e del Sud (ad eccezione di Brasile, Guayanas e Belice). Inoltre è la lingua utilizzata in molti altri Paesi: solo negli Stati Uniti ci sono circa quaranta milioni di persone che parlano la lingua spagnola». (Tratto dal libro di testo AULA INTERNACIONAL 3, El español no està solo, p. 16 adattamento all’italiano a cura della redazione).

 

 

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