Sulla stampa piccoli Singer crescono ma per fortuna che c’é anche la Roccella.

Non solo bioetica ma anche biopolitica sulla stampa della settimana appena trascorsa. Partiamo dalle notizie bioetiche. Lunedì 27. Ecco il consueto scoop del Fatto ma ormai mis-Fatto Quotidiano. Sono le lettere al vetriolo tra Bertone e Tettamanzi su chi deve governare la fondazione Toniolo. Peccato che lo scoop è già noto dalla primavera scorsa, come commenta il vaticanista Gian Luigi Vecchi sul Corriere.

Martedì 28 su Repubblica torna invece l’ateismo edulcorato di Paolo Flore D’Arcais che a pag. 31 scrive all’arcivescovo di Milano Scola una “Lettera” nella quale afferma che sui temi religiosi e bioetici Dio non ha diritto di cittadinanza pubblica, mai. Ipse dixit. Sempre su Repubblica, 8 pagine dopo, ritorna il caso Englaro in salsa belga. Johan Friso van Oranjen è paragonato ad Eluana Englaro. Lo scrive Andrea Tarquini. Egli è in coma “apparentemente” irreversibile – così nel testo –  e poiché nella clinica austriaca dove è ricoverato è più difficile interrompere la “sopravvivenza ad oltranza” (meraviglie dell’antilingua1), la regina madre Beatrice, il popolo belga e i media stanno meditando come riportare il “giovane” Friso in patria oppure donargli una “dolce morte assistita” (antilingua 2). E meno male che il coma è apparente.

Sempre martedì, piccoli Singer crescono. Un editoriale di Gian Luigi Gigli su Avvenire (Invasioni barbariche) denuncia una disumana proposta bioetica di due scienziati italiani, Gilberto Giubilino e Francesca Minerva che sul Journal of Medical Ethics, discettano come rendere legale l’infanticidio. L’articolo si conclude con un ringraziamento dei nostri due scienziati al prof. Sergio Bartolommei, successore di Mori alla cattedra bioetica di Pisa, per i suoi “consigli redazionali”. All’anima dei consigli. Se questi sono i nostri cervelli in fuga meglio non lasciarli rientrare!

Mercoledì 29 sempre su Avvenire Roberto Timossi svela la matrice biologista e materialista del libro del biologo Edoardo Boncinelli: La scienza non ha bisogno di Dio, Rizzoli editore. Ma forse è Dio che non ha bisogno del biologismo di Boncinelli.

E passiamo adesso alla biopolitica. Stralci stampa sul quotidiano Europa, Occidentale e mensile Tempi. Organizzata dalla fondazione Magna Carta, mercoledì 23 all’università Gregoriana si è parlato di bipolarismo, cattolici e valori non negoziabili. Significativo primo momento di confronto dei cattolici “identitari” dopo il putsch, fallito, dei cattolici “sociali” a Todi. Una risposta necessaria come ha sottolineato la ex sottosegretaria con delega bioetica Eugenia Roccella, al richiamo di Bagnasco e nuova agenda bioetica per la quale è ormai improcastinabile la convocazione chiarificatrice di “stati generali”. Concordiamo pienamente.


Antonello Cavallotto

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