Una consacrazione in uscita, la consacrazione laicale nella Chiesa del Terzo Millennio alla luce del Concilio Vaticano II.
Una consacrazione in uscita, la consacrazione laicale nella Chiesa del Terzo Millennio alla luce del Concilio Vaticano II
L’evento è stato promosso dall’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e ha accolto circa 180 partecipanti provenienti da 30 realtà ecclesiali e nuove comunità che vivono la consacrazione di vita nel quotidiano
Lo scorso 14 novembre 2015 si è svolto presso la sede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (APRA) il convegno “Una consacrazione in uscita, la consacrazione laicale nella Chiesa del Terzo Millennio alla luce del Concilio Vaticano II”.
L´evento promosso dall’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum è stata una vera e propria occasione per approfondire la storia, l´identità e la missione della vita laicale consacrata nella Chiesa. Quest’ultima è una realtà che si presenta in forme e stili di vita diversi all´interno delle associazioni di fedeli, delle società di vita apostolica e di altre forme canoniche di tipo associativo.
Hanno partecipato importanti personalitĂ ecclesiali come il Card. Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, e Mons. JosĂ© RodrĂguez Carballo OFM, Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le SocietĂ di Vita Apostolica. Entrambi pastori hanno ringraziato e sostenuto vivamente l´iniziativa, incoraggiando a proseguire la riflessione teologica su questa vocazione che comunque è un dono di Dio alla Chiesa.
Tra i relatori P. Gianfranco Ghirlanda, esperto canonista dei Gesuiti e già Rettore della Pontificia Università Gregoriana, il quale ha affrontato l´inquadramento canonico di questa vocazione particolare, che comporta il desiderio di rimanere nel mondo nello stato laicale vivendo la castità , la povertà e l´obbedienza in una consacrazione laicale che comporta un modo profetico di vivere pienamente la vita secolare. Nella sua relazione ha offerto diversi suggerimenti terminologici e di fondo per comprendere e distinguere meglio l´identità della consacrazione laicale nei confronti di altre vocazioni esistenti nelle diverse realtà ecclesiali.
Andrea Velarde, teologa della “Fraternità Mariana della Riconciliazione”, nel suo intervento ha offerto le sue riflessioni, partendo del modello dell’Incarnazione, come una strada per superare l´apparente contradizione attuale tra i termini “laico” e “consacrato”. Ha proposto un analisi dei termini “laico” e “consacrato” come via di approfondimento nell´identità di questa vocazione. La propria identità di laici consacrati comporta una chiamata all´apostolato secondo la quale “la persona si consacra totalmente a Dio per annunciarlo in mezzo al mondo”.
Lo storico della Chiesa Emilio MartĂnez, laico consacrato del “Regnum Christi”, ha evidenziato nella sua relazione la presenza di diverse forme di consacrazione laicale lungo la storia della Chiesa, accennando il ruolo storico che gli istituti secolari svolsero per l´approfondimento dell´identitĂ del laico consacrato, aiutando a suo tempo, a rinnovare sia la teologia del laicato, che venne accolta a suo tempo nella “Lumen Gentium”, sia la teologia della consacrazione.
La “Focolarina” Florence Gillet ha prodotto una riflessione sulla missione del laico consacrato alla luce del Vangelo di Giovanni (Gv 17) secondo la quale comunione, santità e missione sono in intimo rapporto di armonia. Di conseguenza la missione del laico consacrato comporta “proclamare che Dio ci ama, evangelizzare se stessi, testimoniare la risurrezione attraverso l´abbraccio dell´abbandonato, evangelizzarci reciprocamente, che tutti siano uni”.
La partecipazione numerosa in questo convegno di 30 gruppi di laici consacrati e circa 180 partecipanti, insieme a cultori della materia, teologi e pastori, mette in evidenzia l´importanza di questa tematica e la necessità di continuare la riflessione sulla vocazione laicale consacrata di donne e uomini, tutti di Dio e tutti del mondo.