“Sviluppo agricolo e lotta alla fame. L´appello dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco”, il convegno si terrà il 26 novembre presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e l’Università Europea di Roma.

sviluppo agricolo testataIl 26 novembre 2015 si svolgerà nella sede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e dell’Università Europea di Roma il convegno internazionale “Sviluppo agricolo e lotta alla fame. L´appello dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco”. L’incontro è promosso dalla Missione permanente della Santa Sede presso FAO, IFAD e PAM insieme all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e all’Università Europea di Roma e con la collaborazione della Cattedra UNESCO di Bioetica e Diritti Umani.

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sviluppo agricolo testataIl 26 novembre 2015 si svolgerà nella sede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e dell’Università Europea di Roma il convegno internazionale “Sviluppo agricolo e lotta alla fame. L´appello dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco”. L’incontro è promosso dalla Missione permanente della Santa Sede presso FAO, IFAD e PAM insieme all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e all’Università Europea di Roma e con la collaborazione della Cattedra UNESCO di Bioetica e Diritti Umani.

L’obiettivo è quello di far conoscere ed approfondire il pensiero della recente Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco e il suo appello a una conversione ecologica integrale per una cura premurosa dell´ambiente naturale e sociale in cui noi viviamo. “Sono veramente felice di questa iniziativa – ha spiegato Padre Jesus Villagrasa LC, Rettore dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum - per due motivi: primo, perché il convegno nella prima parte della giornata tocca la principale preoccupazione che mi sembra fosse a cuore al Papa quando ha scritto l’Enciclica. Lui stesso, nella recente intervista a ‘Paris Match’, ha dichiarato di aver iniziato l’Enciclica Laudato si’ con le parole del Cantico delle creature, perché ha cercato di mostrare quali legami profondi esistano tra l’impegno per sradicare la povertà e la cura del creato. Secondo, perché nella sessione pomeridiana ci saranno docenti dell’Ateneo ad approfondire la ricchezza dottrinale dell’Enciclica”.

Il Rettore dell’Università Europea di Roma, Padre Luca Gallizia LC, ha dichiarato: “Il tema del convegno è di particolare importanza per il momento culturale che stiamo vivendo e anche per la missione di una università. Papa Francesco ha approfondito, nella lettera Enciclica Laudato si’, il paradigma tecnocratico che domina la nostra cultura post-moderna. Pur riconoscendo il valore della ricerca scientifica e i benefici che le scoperte tecniche, specialmente negli ultimi due secoli, hanno apportato alla soluzione di numerosi e nodali problemi dell’umanità, il Santo Padre sottolinea il rischio che questo enorme potere si rivolti contro l’uomo, se non è accompagnato da uno sviluppo dell’essere umano per quanto riguarda la responsabilità, i valori e la coscienza”. Ciò che accade nella nostra “casa comune” é quanto mai allarmante. Ci troviamo di fronte a una crisi ambientale senza precedenti. Il grido delle persone che soffrono la fame nel mondo é oggi, più che mai, un imperativo etico e politico. E’ importante che la nuova generazione trovi la sua vocazione in una vera e propria cittadinanza ecologica. Allo stesso tempo va auspicata una cooperazione internazionale più efficace per venire incontro alle persone più povere e in grave difficoltà. La Laudato si’é un documento che si integra nel fecondo fiume del patrimonio della dottrina sociale della Chiesa. Ciò nonostante sono molte le sfide scientifiche, tecnologiche, filosofiche, teologiche e sociali che conviene ancora affrontare, nell’ottica di un umanesimo integrale e solidale, affinché i cattolici, ma non solo, possano portare avanti una pastorale sociale più incisiva, aperta a tutti e con la partecipazione di tutti. Un lavoro di ponte e fermento nella società che dobbiamo assumere per offrire un contributo responsabile ed efficace. Impegno che nasce da una mente e un cuore solidale, incentrato nella via eccellente dell’amore e della carità verso l’altro, particolarmente nei confronti dei più vulnerabili della nostra società.

La Missione permanente della Santa Sede presso la FAO, IFAD e PAM é impegnata nel dialogo creativo e propositivo nella comunità internazionale. Una prova è, appunto, il suo apporto nell’organizzazione di questo convegno universitario che intende offrire informazione e ispirazione alle persone di buona volontà che lavorano per il bene comune. A questo riguardo è importante non dimenticare che la cura della casa comune é un compito di tutti. L’ambiente é patrimonio dell’intera umanità. Per lottare contro la fame, il primo che deve essere sconfitto é l’egoismo, l'individualismo atroce che ci chiude in noi stessi, che genera ermetismo e ci allontana dagli altri, che frantuma la fraternità e la trasforma in rivalità. Sulla tematica dell’incontro, il Prof. Alberto García, direttore della Cattedra UNESCO di Bioetica e Diritti Umani, ha affermato: “Il nostro mondo globalizzato ha bisogno di uomini e donne con competenza e virtù atti ad assumere l´impegno della cura del nostro focolare comune; persone creative capaci di trovare le convergenze nelle idee, dei talenti e delle risorse che puntano al bene comune. Con dedizione, ottimismo e mutuo rispetto per l’altro. Ora è il tempo della trascendenza: uscire da noi stessi, cercare l’Altro e gli Altri. Oggi è il tempo di assumere un impegno solidale in favore degli altri, non di nostalgie e sterili lamentele”.

Per informazioni sul convegno è possibile visitare i siti:

www.uprait.org

www.unier.it

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