Pellegrinaggio giubilare
«Spes non confundit», «la speranza non delude» (Rm 5,5). Con queste parole dell’Apostolo Paolo, Papa Francesco ha inaugurato il Giubileo della speranza, invitando i fedeli a varcare la Porta Santa per rinnovare l’incontro con l’amore misericordioso di Dio.
Ci siamo sentiti interpellati da questo invito, non solo personalmente, ma anche come comunità accademica impegnata nell’annuncio e nella testimonianza della Redenzione di Cristo. Nella bolla d’indizione Spes non confundit, il Papa ricordava come proprio dal Cuore trafitto di Cristo scaturisce l’amore che fonda la speranza (n. 3). È questo amore che sostiene anche il nostro desiderio di cercare e testimoniare la verità (Veritate facientes in caritate), perché Cristo stesso è la Verità (cf. Gv 14,6) e la nostra speranza (cf. 1Tm, 1,1). E la speranza è necessaria alla ragione, per sostenerla e orientarla al bene (Caritas in veritate, 34).
Animati da questi sentimenti e desiderosi di rinnovare il nostro affidamento a Cristo, sabato 29 marzo ci siamo incamminati in pellegrinaggio verso la Porta Santa della Basilica di San Pietro, come comunità accademica: autorità, docenti, studenti, personale amministrativo. Pellegrini di speranza, ci siamo preparati con la preghiera e abbiamo camminato in preghiera, accompagnati dal Rosario e dalle parole del Papa, disponendo così i nostri cuori a ricevere la grazia del Giubileo.
Lungo il cammino non eravamo soli; molti volontari segnavano il percorso e preparavano il nostro arrivo alla Porta Santa. Altri numerosi pellegrini ci precedevano e ci seguivano. Ci siamo ritrovati in comunione con tanta gente, proveniente da tutto il mondo eppure sorella nella fede, unanime nella preghiera.
La croce che guidava il gruppo è stata portata con grande devozione da diversi pellegrini dell’Ateneo, significando così il l’unione dei cuori nel cammino di fede.
Giunti alla Porta Santa, la preghiera si è fatta silenzio, per accogliere il giubilo della grazia e la gioia della speranza. Nel silenzio orante, abbiamo raggiunto la tomba dell’Apostolo Pietro, dove abbiamo rinnovato con fervore la nostra professione di fede.
Per ricevere con più intensità e pienezza i frutti del Giubileo, abbiamo voluto concludere il pellegrinaggio con la partecipazione alla Santa Messa, che abbiamo avuto il privilegio di celebrare presso il Santuario della Divina Misericordia a Santo Spirito in Sassia. La cerimonia è stata presieduta dal Rettore, P. José Enrique Oyarzún, LC, con l’assistenza di altri sacerdoti del Regina Apostolorum. La comunione dei cuori si è così rafforzata nella Comunione Eucaristica, fonte e culmine della nostra speranza in Cristo risorto.