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Abstract Conferenza Master Scienza e Fede: Niels Stensen, scienziato, vescovo, beato

A cura del Prof. Gian Battista Vai
A Firenze 350 anni fa Niccolò Stenone (1638–1686) pubblicava in latino un libretto che ne fa uno dei padri fondatori della geologia. Danese d’origine, fiorentino d’adozione, era giunto come anatomista affermato alla corte dei Medici. In due soli anni scoprì i fossili e la geologia del luminoso paesaggio italiano. Ma ancor più forte fu l’impatto che ebbero su di lui la religiosità popolare e l’esempio di vita degli amici galileiani dell’Accademia del Cimento. Essi erano tanto permeati dallo spirito e dalla cultura della Controriforma, da portarlo a una conversione serena al Cattolicesimo romano. Lui, discendente di una progenie di pastori luterani, sarebbe diventato il difensore dei diritti dei fedeli alla Chiesa di Roma e al Papa nell’Europa germanica riformata (un esempio concreto di ecumenismo). Lui, oggetto di devozione secolare dei cattolici europei e di ammirazione scientifica di tutti, a partire dai luterani, doveva aspettare l’avvento di un papa nordico, identitario e tollerante, illuminato e santo come Giovanni Paolo II per essere additato come maestro anche nella via della santità attraverso la scienza, e quindi beatificato nel 1986 a 3 secoli dalla morte. Ne stiamo attendendo presto la santificazione, dopo averne ottenuto la proclamazione a patrono universale dei geologi.

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