Simul Iustus et Peccator: perspectiva luterana católica y ecuménica
La formula attribuita a Lutero simul iustus et peccator non appare come tale negli scritti del Riformatore che invece usa espressioni molti simili: sancti et peccatores, iusti et iniusti, simul ergo iustus, simul peccator. La comprensione di una tale formula è stata interpretata dalla parte cattolica come una specie di negazione del potere di santificazione dell’uomo dalla parte di un Dio che non potrebbe togliere realmente il peccato nell’uomo, il quale dovrebbe rassegnarsi a accettare la realtà del peccato nella sua vita che sembrerebbe più potente della grazia.
Nell’ultimo grande accordo cattolico-luterano sul tema della giustificazione dell’anno 1999, si intravede un certo consenso sul significato reale di questa formula, tra la posizione cattolica e quella luterana, ma ancora non si è arrivati ad un accordo totale. Tale formula luterana rappresenta bene la condizione della vita cristiana, continuamente minacciata dal peccato e allo stesso tempo piena dell’azione della presenza della vita nuova del Risorto. Si apre così la strada ad una spiritualità fondamentalmente condivisa dai cattolici e luterani che può mettere insieme il combattimento spirituale contro il peccato e la totale fiducia ed abbandono nell’azione potente e rinnovatrice della grazia.
Relatore: P. Pedro Barrajón L.C.