Belle sorprese!
Per l’informazione giornalistica l’anno appena trascorso si può immaginate come una bilancia - quella della celebre immagine della giustizia che continua a campeggiare nelle aule dei nostri Tribunali. Da una parte, più leggera, possiamo mettere il diritto del lettore per una informazione “corretta”. Dall'altra, più grave, l’imprecisione della stampa a produrla. Re Magi e Natività a parte (della cui inesistenza gode il Corsera di fine anno) l nuovo anno registra però una ripresa del primo piatto della bilancia. E da quali inaspettate testate. Su Repubblica del 5 Elena Dusi riporta con stile edulcorato uno studio italiano uscito su “Public Library of Science che dimostra che “per quanto riguarda la sessualità o i criteri di scelta del partner c’è accordo sul solco che divide uomini e donne”. Una importante ammissione che butta in pattumiera dieci di Gender Teorie.
Su L’Unità del 10, Emma Fattorini fa suo il discorso di Benedetto XVI sul cinquantesimo della Gaudium et Spes e sulla famiglia – dice – “bisogna ripartire per non appiattirla al familismo egoistico” mentre sull’ancora di salvataggio della Chiesa nei paesi più oppressi in materia di libertà religiosa, ammette con sincero fervore che “sono proprio le donne a convertirsi in numero maggiore al cristianesimo perché trovano lì, nel suo seno di eguaglianza e giustizia, una superiore occasione di affrancamento e di liberazione”. Che delizia per un giornale notoriamente anti-vaticano Infine dal Vittorio Feltri nazionale (quello del caso Boffo) una lezione di realtà ma anche di denuncia bioetica.
Nel suo editoriale del 10 attacca le liberalizzazioni del Governo Monti. “Una porcata…(però) …e prendiamo i farmaci quelli di fascia C. Questi si troveranno anche nel supermercato e tra gli scaffali insieme alle mozzarelle e i biscotti esposti saranno esposti il Tavor ( gli psicofarmaci) e la pillola del giorno dopo”. Come criticarlo ?
Antonello Cavallotto