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Corso su esorcismo e preghiera di liberazione 6-11 maggio 2019

COMUNICATO STAMPA

corso su esorcismo e preghiera di liberazione - 6-11 maggio 2019

Roma – 6 maggio 2019. Si inaugura a Roma la XIV edizione del “corso sull’Esorcismo e la preghiera di liberazione” organizzato dall’ Istituto Sacerdos dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e il GRIS. Il corso, il primo al mondo, propone un’attenta ricerca accademica ed interdisciplinare sul ministero dell’esorcismo e la preghiera di liberazione. L’obiettivo del corso è quello di offrire una riflessione ricca e articolata su un argomento a volte sottaciuto e controverso: quello della pratica dell’esorcismo e della preghiera di liberazione. “Il nostro impego è la formazione accademica dei sacerdoti, laici impegnati e tutti i professionisti che si possono trovare a gestire problematiche legate a tale complessa problematica. Il corso propone una interdisciplinarietà di approcci, e questa modalità gioca un ruolo importante nella riflessione, perché la carità pastorale va declinata con la verità. Purtroppo tante volte l’argomento della guarigione spirituale si affronta con un atteggiamento di superstizione e sensazionalismo. Il corso pretende cambiare questa mentalità e sottolineare che le vittime delle malattie spirituali vanno aiutate con tutte le risorse che abbiamo a disposizione. In un esorcismo o in una preghiera di liberazione ci si immagina un sacerdote che lotta da solo contro il maligno, come se fosse una specie di super sacerdote, quando in realtà non si ha una divisione tra sacerdoti con sopra poteri e con meno poteri, nella chiesa questa divisione non esiste. – dichiara P, Luis Ramirez, LC,  dell’Istituto Sacerdos dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, uno degli organizzatori del corso – L’esorcista è nominato dal vescovo e non lotta da solo contro il demonio, è la chiesa tutta e il corpo mistico di Cristo che lottano contro il Male. L’esorcista è l’unico che può esercitare o realizzare il rito dell’esorcismo, però deve essere accompagnato in questo percorso da tutta la Chiesa e da una serie di professionisti (medici, psicologi, che lo aiutano con la loro competenza e le loro orazioni). Un’analisi chiara della problematica ha ridotto notevolmente il numero di persone considerate possedute che oggi possiamo dire essere molto pochi. È fondamentale la fase del discernimento e di analisi per distinguere la possessione demoniaca da altri fattori, come alterazioni da droghe, malattie nervose etc. Nella fase della valutazione occorre essere realisti, senza sottovalutare i fenomeni demonologici perché il demonio esiste e ci sono casi reali e concreti”. “L’idea di promuovere un corso di livello universitario è nata per cercare di risolvere le difficoltà nelle quali si dibattevano diversi sacerdoti nell’affrontare i problemi presentati dalle persone che desideravano liberarsi dal contatto con il mondo dell’occulto, della magia, del satanismo, o che per motivi diversi sentivano di aver a che fare con l’azione del demonio. La risoluzione di tali problemi poteva essere rimandata o ostacolata  dall’impreparazione di quei presbiteri che non erano in possesso delle competenze necessarie per venire incontro alle esigenze  delle suddette persone. Per questo motivo, nell’anno 2004, l’Istituto Sacerdos dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e  il GRIS - Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa, diedero concretamente avvio alla realizzazione del corso. – spiega Giuseppe Ferrari del Gris l’altro organizzatore del corso - Dalla settima edizione, che si è tenuta nel 2012, siamo in grado di indicare il numero dei partecipanti senza dover accedere agli archivi di Roma e Bologna per contare le schede di iscrizione. Ebbene tale edizione ha visto la partecipazione di 205 persone; l’ottava 182; la nona 176; la decima 167; l’undicesima 218 provenienti da 33 nazioni; la dodicesima 279 da 44 nazioni; la tredicesima 259 da 51 nazioni. L’attuale vede 241 immatricolati da 42 nazioni e 5 continenti. La media delle ultime otto edizioni è di circa 216 partecipanti per anno di corso. Anche quest’anno ci sono diverse novità nel programma, qui ne vorrei citare solo alcune. Ad esempio la tavola rotonda ecumenica di sabato che vede la partecipazione di un ortodosso, un luterano, un anglicano, un pentecostale e un cattolico, i quali cercheranno di illustrare come l’esorcismo e la preghiera di liberazione vengono praticate nella loro confessione religiosa. Quindi la presentazione, nella giornata di mercoledì, del progetto di ricerca sull’esorcismo, realizzato in collaborazione tra Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, DiSCi dell’Università di Bologna, GRIS e RIES in Spagna. Un’altra novità, sempre nella giornata di mercoledì, è data dai casi di studio regionali, cioè come è diffusa in Brasile, nelle Filippine e in Nigeria la pratica dell’esorcismo e della preghiera di liberazione. Martedì invece avremo la presentazione del libro prodotto in Francia e frutto di un lavoro congiunto dell’Ufficio Nazionale degli Esorcisti e del Servizio Nazionale della Pastorale Liturgica e Sacramentale, dal titolo: Protezione, liberazione, guarigione: Celebrazioni e preghiere. !”

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