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Dal MUR un decreto per semplificare il riconoscimento dei titoli di studio ecclesiastici 

È stato firmato dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, un decreto che aiuta le procedure di comparazione tra i titoli ecclesiastici rilasciati in Italia e quelli equipollenti delle università italiane. Il decreto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 marzo 2024,  indica a quali titoli di studio italiani corrispondano quelli pontifici, precisando le istituzioni ecclesiastiche interessate da tale corrispondenza. Tra le istituzioni è presente l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Dovrebbe successivamente essere disposto dalle autorità della Santa Sede un analogo e reciproco provvedimento che pubblicheremo appena ne saremo a conoscenza.  

Il decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) si inquadra all’interno dell’Accordo sottoscritto a Roma il 13 febbraio 2019 tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede per l’applicazione della Convenzione di Lisbona sul riconoscimento dei titoli di studio di livello universitario nella Regione Europea, e dà attuazione al Concordato tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede nel quarantennale dalla firma del 1984 che prevedeva tra le altre disposizioni anche il riconoscimento reciproco dei titoli di laurea. 

Il riconoscimento diretto non è ancora previsto né la corrispondenza offerta vuole significare un cambio giuridico. L’atto del 25 marzo e la tabella ad esso allegata sono solo strumenti per facilitare il processo di riconoscimento a partire da un documento comparativo ufficiale e, quindi, con criteri omogenei e sicuri in vista del proseguimento degli studi accademici. È un passo ulteriore perché sia sempre più effettiva la Convezione di Lisbona il cui scopo è quello di favorire il reciproco riconoscimento dei titoli e dei percorsi di studio per promuovere la mobilità interuniversitaria. Rimane confermata l’autonomia di ogni istituzione, prevista dalla medesima Convenzione, di accogliere o meno le richieste di riconoscimento a seconda dei propri ordinamenti.  

Le corrispondenze indicate nella tabella, elaborata dal tavolo tecnico istituito tra il MUR e il dicastero per la Cultura e l’educazione della Santa Sede, sono collegate a concreti programmi e istituzioni afferenti al sistema educativo della Santa Sede e si riferiscono a titoli rilasciati a decorrere dall’anno accademico 2023/2024. È previsto un monitoraggio e un aggiornamento annuale della tabella in accordo tra le parti. 

Questo decreto del MUR è un segnale importante che può aiutare a rimuovere o evitare ostacoli e dubbi in sede di esame della documentazione, stimolando a più collaborazione. In effetti, oltre al tema del riconoscimento dei titoli rilasciati, nel decreto si fa manifesto un altro aspetto molto rilevante, vale a dire la possibilità per le istituzioni universitarie italiane di sottoscrivere apposite convenzioni con le istituzioni della Santa Sede al fine del rilascio in forma doppia o congiunta dei propri titoli accademici. 

Per gli studenti o aspiranti studenti la procedura di riconoscimento dei titoli per ora rimane invariata, essendo i titoli ecclesiastici dei titoli stranieri per lo Stato italiano. Il decreto invita le istituzioni della formazione superiore italiana all’utilizzo degli strumenti del Centro di informazione sulla mobilità e le equivalenze accademiche (CIMEA), per cui sarà da chiarire se si aggiungeranno dei passaggi alla procedura di base o se ciò faciliterà i tramiti. È probabile che la consulta al CIMEA resti unicamente ad uso delle università italiane e, quindi, successiva ai tramiti di vidimazione dei documenti presso gli uffici preposti (Dicastero per la cultura e l’educazione, Segreteria di Stato della Santa Sede, Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede).  

In conclusione, si diradano le incertezze sulla fattibilità del riconoscimento per i titoli che non si menzionavano nel decreto del Presidente della Repubblica del 27 maggio 2019 (n. 63), dove si confermava la possibilità del riconoscimento civile per i gradi accademici pontifici diBaccalaureatoeLicenza, rispettivamente comeLaureaeLaurea magistrale, nelle seguenti discipline:Teologia,Sacra Scrittura,Diritto Canonico,Liturgia,Spiritualità,MissiologiaeScienze Religiose. È da sperare che nell’aggiornamento annuale della tabella comparativa si includano anche quei percorsi accademici riconosciuti dalla Santa Sede e non ancora presenti in essa. 

 

Di P. Giovanni Malgaroli

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