Diventiamo Natale

editoriale a cura del Magnifico Rettore P. Jesús Villagrasa, LC “Natale sei tu, quando decidi di nascere di nuovo ogni giorno e lasciare entrare Dio nella tua anima. L’ albero di natale sei tu quando resisti vigoroso ai venti e alle difficoltà della vita. Gli addobbi di natale sei tu quando le tue virtù sono i colori che adornano la tua vita. La campana di natale sei tu quando chiami, congreghi e cerchi di unire”. Queste intense parole, attribuite da qualcuno a Papa Francesco come augurio natalizio del 2014, ci ricordano quanto il Natale sia una festa che chiama ognuno di noi a prenderne parte ad esserne protagonista. In questo periodo di preparazione, invito la nostra comunità di docenti, studenti e collaboratori a diventare Natale: presenza del Salvatore in mezzo a noi, che fa nuove tutte le cose. Dio ci chiama ad essere Natale per gli altri. In questo senso, Natale siamo noi e, nel nostro Ateneo, Natale può essere ogni giorno: quando ci prodighiamo per diffondere gli insegnamenti del Signore, quando impariamo da Lui ad amare il prossimo e a farci testimoni del suo immenso amore, quando porgiamo la mano, quando comprendiamo e ci arricchiamo delle diversità di ognuno, quando dedichiamo tempo alla contemplazione e all’ascolto della Parola e dello Spirito Santo; siamo “la stella di Natale quando conduciamo qualcuno all’ incontro con il Signore” e siamo “gli angeli di Natale quando cantiamo al mondo un messaggio di pace di giustizia e di amore. Siamo anche i re magi quando diamo il meglio che abbiamo senza tenere conto a chi lo diamo”, quando camminiamo in mezzo alla gente per le vie della terra proclamando la parola del Signore e vivendo del suo altissimo esempio. In questo tempo forte dell’Avvento e del Natale fermiamoci “a contemplare quel Bambino, il Mistero di Dio che si fa uomo nell’umiltà e nella povertà, ma soprattutto ad accogliere ancora di nuovo in noi stessi quel Bambino, che è Cristo Signore, per vivere della sua stessa vita, per far sì che i suoi sentimenti, i suoi pensieri, le sue azioni, siano i nostri sentimenti, i nostri pensieri, le nostre azioni. Celebrare il Natale è quindi manifestare la gioia, la novità, la luce che questa Nascita ha portato in tutta la nostra esistenza, per essere anche noi portatori della gioia, della vera novità, della luce di Dio agli altri” (papa Benedetto XVI). In Ateneo sarà il nostro 25° Natale. Nei corridoi si sente il fermento tra gli studenti della preparazione e dell’attesa, che ricorda quella di Maria, che accetta senza esitazione la proposta dell’Angelo, che dà fiduciosa disponibilità ad un progetto che di certo non aveva calcolato. È questo sì incondizionato dato a Dio che vogliamo fare nostro. Quel sì incondizionato è amore che si fa carne nel Bambino della stalla di Betlemme. Questo sì fa di noi Natale. In questo Natale giubilare rendiamo ancora più significativo ed intenso il ringraziamento a Dio per i doni che ci ha riservato: 25 anni di studenti, di docenti, di studi e ricerche; 25 anni di esperienze, di riflessione, di scoperta, di devozione; 25 anni di lavoro, di amore, di servizio di responsabilità; 25 anni di speranze, di fiducia e di coraggio. Questi 25 anni vogliamo offrire al Signore: “Noi ti offriamo le cose che ci hai dato, e tu donaci in cambio te stesso” (Preghiera sulle offerte, Messa 5 gennaio). In questi 25 anni non sono mai mancati l’accompagnamento, la cura e l’amore delle autorità ecclesiali, e l’impegno e la dedizione di molte persone che si sono succedute nel tempo: i Gran Cancellieri, i rettori che mi hanno preceduto, i vicerettori, i decani delle tre facoltà e i direttori di istituto, i nostri docenti, gli studenti, i nostri collaboratori. Tutti e ognuno hanno potuto apporre quel sasso che ha fatto grande la nostra missione e ha fatto di loro Natale per gli altri. Vi invito a vivere il Natale come un’opportunità privilegiata per meditare sul senso e sul valore del nostro Ateneo e a “guardare il passato con gratitudine, vivere il presente con passione e abbracciare il futuro con speranza”.