A cura della Prof.ssa Giorgia Brambilla
Quando, come Facoltà di Bioetica nel 2014 abbiamo pensato di dedicare un corso estivo di aggiornamento di due settimane alla Bioetica dalla prospettiva della donna, da cui è nato questo libro, siamo partiti dall’idea che non può esserci vera promozione della donna senza il rispetto e la tutela di tutto quanto il “genio femminile”.
La prima parte del testo è dedicata all’indagine scientifica, psicologica, filosofica, teologica, sociologica del mondo femminile, per conoscere la donna a 360 gradi. Un’analisi compiuta, dunque, come si fa in Bioetica, in maniera multidisciplinare.
Nella seconda parte del volume vengono trattate, invece, alcune problematiche specifiche della Bioetica che interessano la donna in prima persona; tematiche riguardanti l’inizio della vita, con i suoi vari collegamenti alla sessualità, la gravidanza e il parto, l’infertilità e la riproduzione assistita, ma anche il tema del prendersi cura del paziente fragile, anziano, disabile o morente.
Analizzando certe derive e certe manipolazioni della donna – anche da parte della donna stessa – viene in mente la profonda sentenza di San Gregorio Magno:
corruptio optimi, pessima (non c’è niente di peggio che la corruzione del migliore). Speriamo veramente che questo libro possa contribuire a far conoscere il dono di «un così grande bene qual è la femminilità che, nelle sue molteplici espressioni, appartiene al patrimonio costitutivo dell'umanità», come scrisse Giovanni Paolo II nel Messaggio per la Conferenza di Pechino del 1995. Questo dono è racchiuso non soltanto nelle donne grandi e famose, vissute nel passato o nostre contemporanee, ma anche in quelle semplici, che esprimono il loro talento femminile a servizio degli altri nell’eroismo della normalità del quotidiano.
Hanno collaborato al testo: Giorgia Salatiello, Susy Zanardo, Marco Scicchitano, Concetta Sinopoli, Janet Morana, Leslie Palma, Vincenza Mele, Laura Palazzani, Gabriella Gambino, Claudia Navarini, Marta Rodriguez, Palma Sgreccia, Maria Antonietta Fabbricatore, Cristina Cacace, Patrizia Castellucci, Miriam Guana, Assuntina Morresi.
Il volume ha ottenuto il primo posto nella sezione Scientifica vincendo il Premio Letterario al femminile “Le Parole di Lavinia.” Lo scorso 3 ottobre si è tenuta la Cerimonia di premiazione presso il Museo Città di Pomezia.