Il secolo del Nuovo Testamento. Storia e società, cultura e religione

 

Roma: Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, [2004] 124 p.; 22 cm. – (Teologia; 4)

Il Nuovo Testamento è come il pozzo di Giacobbe, al quale si abbeverano tutti i figli di Israele, cioè, tutti quelli che trovano nei suoi testi “l’acqua viva che sgorga fino alla vita eterna”, l’acqua dello Spirito che appaga ogni altra sete dell’uomo. Chi ha sete trova gioia nel pozzo, soprattutto quando, una volta avuta l’acqua pura e trasparente, tutto il suo essere riceve da essa freschezza e vigore. Con la gioia di chi beve della stessa sorgente divina, abbiamo intrapreso questo volume intitolato: “Il secolo del Nuovo Testamento”. Abbiamo scelto questo titolo per sottolineare che tutti i libri del Nuovo Testamento sono stati scritti dentro del primo secolo d.C. “Il secolo del Nuovo Testamento”, perché è il secolo in cui hanno vissuto Gesù e Maria, sua madre; è il secolo dei Dodici, di Paolo, dei suoi collaboratori, delle prime comunità cristiane. Il secolo del Nuovo Testamento, perché in esso convivono uomini e donne di ogni condizione, di ogni gruppo politico, di ogni strato sociale, di ogni cultura e religione. È il secolo che sintetizza e incarna, nel suo grembo gravido, tutti i secoli. Come sottotitolo abbiamo aggiunto “Storia e società, cultura e religione”. Nostra intenzione è stata quella di fare accenno alle diverse dimensioni che saranno presentate in questo volume, nel studiare sia il mondo greco-romano, sia il mondo giudaico o il nuovo mondo nato dalla fede cristiana. Il cristianesimo, e i libri del Nuovo Testamento, sono una manifestazione della potenza di Dio nella storia e nella vita degli uomini, ma una potenza che si rivela attraverso le vicende storiche, sociali, culturali e religiose dell’epoca in cui è vissuto Gesù ed è stato fondato il cristianesimo.

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