Marcela Lombard – MATURITÀ UMANA: LO SPECCHIO SOCIALE CHE PROVOCA LO STIMOLO- RISPOSTA

Un altro ostacolo può essere quello che si chiama “lo specchio sociale”. Quando la visione che abbiamo su di noi proviene da com’è la società, dalle opinioni altrui, dagli stereotipi e modi di percepire la situazione che ci circonda, la visione che abbiamo di noi stessi è deformata, come gli specchi del lunapark dove uno si vede sempre diverso di com’è. Alcune frasi che ci possono creare questa visione sono:

üNon sei mai puntuale

üPerché non riesci ad essere ordinata?

üMangi come un lupo

üNon posso credere che tu abbia vinto

üE’ così semplice, come fai a non capire?

ü

Molte di queste frasi – o altre simili - le sentiamo sin dall’infanzia e l’abbiamo fatto parte del nostro io; anche quello che ci è stato detto negli anni di formazione, che può averci creato un’immagine distorta di noi stessi e pensiamo che rimarremo così per sempre. In psicologia questo si conosce come condizionamento dato da una risposta automatica ad uno stimolo. Come nell’esperimento di Pavlov, quando faceva suonare un campanello e metteva il cibo davanti al cane, quindi nel vedere il cibo  il cane salivava, dopo molte volte il cane salivava nel sentire il campanello, anche se non c’era cibo.

A volte ci sentiamo “condizionati” da come ci vedono – o come pensiamo che gli altri ci vedono – e agiamo sempre in quel modo: “tutti pensano che io sono troppo rozza, che ho un caratteraccio… ora faccio vedere loro che è così…” e la prima che si avvicina si prende un bel rimprovero, oppure mi hanno detto che sono stata sempre molto brava, molto capace di fare tante cose, ho una paura folle di sbagliare, di far vedere la mia debolezza, e faccio finta, addirittura posso mentire, perché gli altri mi vedano sempre bene, non c’è possibilità di sbagliare.

Ma in realtà la persona umana non è così, non è determinata dai condizionamenti, né dalle opinioni altrui, poiché la persona umana, per la sua intelligenza e la sua volontà, è sempre capace di scegliere la sua risposta allo stimolo ricevuto, questa è una delle caratteristiche della maturità. Ognuno di noi è capace di reagire come vuole davanti alle situazioni della vita. Questo perché si ha l’autoconsapevolezza dei principi di vita scelti, che con la propria intelligenza si conoscono in ogni circostanza, e la volontà è portata ad agire congruentemente con quei principi.

Ad esempio, può esserci una persona a cui tutti hanno detto sempre di essere troppo timida, e sa che lo è, ma sa anche di poter cambiare, poiché può avere il coraggio di parlare in pubblico, tra altre cose. Riconoscere la “debolezza”, non negarla, ma neanche lasciarsi sopraffare da essa, provare a parlare davanti a poche persone conosciute, e pian piano riuscire a farlo con più persone anche sconosciute.

A livello spirituale può anche succedere che a una persona gli è stato detto di essere molto egoista, e si rende conto che effettivamente pensa spesso a se stessa, a quello che le piace. Ma non è vittima assoluta di quell’egoismo, si è sempre padroni delle proprie decisioni, pertanto si può scegliere di servire le altre, di essere più attenta ai loro bisogni, anche se in quel momento gli piacerebbe fare a suo modo e solo per se stessa. Se si è convinti che è un bene per me, ed è un atto d’amore verso Dio l’essere più generosa, sicuramente si potrà scegliere di esserlo.

         E’ importante riconoscere con serenità e sincerità qua’ è la visione che ho di me stessa, che gli altri hanno di me stessa – o penso che gli altri hanno, poiché molte volte è soggettiva questa impressione – per poter identificare gli stimoli che mi provocano risposte “stereotipate”. Pormi domande: Come sono io? Veramente sono così?  Come vorrei essere? Sono in ogni momento secondo la mia identità consacrata? Cosa m’impedisce di esserlo?

Marcela Lombard

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