Michela Pensavalli -CARATTERISTICHE DELL’AFFETTIVITÀ FEMMINILE

Vocazione della donna

La donna ha un profondo bisogno di amare e di essere amata, per questo vive una grande sensibilità e delicatezza nei rapporti con le persone. Inoltre non scinde l’impegno intellettuale dal bisogno affettivo, a differenza dell’uomo. La donna ha bisogno di avere fisicamente al suo fianco le persone che ama.

I dinamismi dell’energia affettiva

 

L’affettività ha una funzione sulla condotta:

û  come regolatore: equilibrio tra interno ed esterno.

û  come stimolo: risveglia desideri ed impulsi.

û  come sanzione: infonde piacere se si raggiunge una soddisfazione o senso di pena se non si arriva alla soluzione.

La Percezione:

         Interpretare e valutare cio che accade dentro e fuori dal soggetto. E’ condizionata dalle emozioni del momento (ansia, paura, grandezza, euforia). Parlando di affettività nell’ambito della vita consacrata innanzitutto va riaffermato che la base insostituibile della castità, oltre che nella grazia divina, sta nella maturazione affettiva della persona. In altre parole, il comportamento casto dipende in larga misura dalla ‘castità del cuore’, di un cuore libero, non dipendente da altri affetti umani e, per questo, maturo.

L’affettività in generale si riferisce ad un atteggiamento psichico interiore e alla capacità di provare sentimenti, positivi o negativi che siano. Un equilibrato comportamento affettivo è la condizione indispensabile per una relazione interpersonale matura, cosa che non può assolutamente avvenire in una relazione di dipendenza.

Bisognerebbe pertanto distinguere tra:

Celibato: la situazione di una persona non sposata;

Continenza: deriva dal latino “continere” (trattenersi) ed indica lo stato psicologico di una persona che tiene a freno le proprie pulsioni sessuali; per cui, è continente una persona che si astiene da ogni piacere genitale;

Verginità: indica la situazione di coloro che non hanno mai compiuto gesti e comportamenti

sessuo-genitali. Quando essa viene ricercata e vissuta per il regno dei cieli, non è un fatto puramente fisico, ma da sempre viene stimata e presentata dalla tradizione della Chiesa come modello da imitare. Anche nel mondo pagano la verginità era considerata un grande valore;

Purezza: che indica una situazione di assenza di colpe, specialmente di carattere sessuale;

Castità del cuore: Il “cuore” indica il nucleo centrale dell’uomo; quindi, il “cuore puro” indica

l’integrità psico-fisica e spirituale della persona. È significativo che Gesù parli dei peccati che provengono dal cuore: “ciò che esce dall’uomo, questo sì che contamina l’uomo. Dall’interno, cioè dal cuore degli uomini, procedono i cattivi pensieri, le fornicazioni, i furti, le uccisioni, gli adulteri, le cupidigie, le malvagità, l’inganno, la lascivia, la bestemmia, la superbia e la stoltezza. Tutte queste cose malvagie procedono dall’interno e contaminano l’uomo” (Mc 7,20-23). La beatitudine dei “puri di cuore perché vedranno Dio” sottolinea la profonda trasformazione interiore di tutto il nostro essere che rende possibile un rapporto immediato e senza filtri con Dio.

La persona religiosa matura ed affettivamente integrata

û  Sa ascoltare il linguaggio profondo della sua sessualità.

û  Non si sente psichicamente castrata, ma sa dialogare e coinvolgersi in una relazione con l’altro sesso senza cadere in “innamoramenti adolescenziali” che potrebbero disturbare la sua scelta di vita.

û   Ha una buona identificazione del suo ruolo sessuale, lo accetta con serenità e gratitudine.

û   Non si espone, come gli adolescenti, al bombardamento di stimolazioni aggressive ed erotico-sessuali presentate dalla società tramite i mass-media, in particolare internet.

û   Sa spegnere la TV o chiudere la rivista al momento opportuno, rimanendo entro i confini del conveniente.

û   Sa curare la propria salute psicofisica, in prospettiva della sua castità: per rimanere equilibrati a livello affettivo, infatti, è molto importante evitare gli stress e gli eccessi di qualsiasi genere.

Elemento essenziale della persona affettivamente matura è la sua capacità di vivere una vita comunitaria equilibrata tra spazi personali e spazi collettivi, tempi di lavoro e tempi di riposo, spazi di distensione, occupazione e hobbies, relazioni sane fraterne, giusto coinvolgimento nella vita sociale. L’amicizia e le relazioni fraterne sono criteri e mezzi privilegiati per vivere in maniera sana ed equilibrata la propria sessualità e quindi la castità.

La Maturità Affettiva

Per maturità affettiva e/o emozionale possiamo intendere un atteggiamento base che si raggiunge in un progressivo e continuo superamento delle proprie immaturità, nell’accettazione dei propri limiti.

Possiamo definire matura affettivamente una persona quando è in grado di partecipare in modo equilibrato agli avvenimenti che la coinvolgono ed è capace di dare risposte proporzionate nelle quali è espressa l’intensità e il colore dei suoi sentimenti, del suo modo di vedere, della sua mentalità e delle sue motivazioni.

        

Essa implica sufficiente stabilità d’umore e di autocontrollo, capacità di organizzarsi in prospettiva di un impegno, buoni rapporti interpersonali, una sufficiente serenità interiore e gioia di vivere.

Michela Pensavalli

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