Obama d’Assisi. Fratello gay sorella gay. Bagnasco e le 8 domande “non negoziabili” della Roccella

Dal libro dell’Apocalisse. “Et adoraverunt draconem et aperuit os suum in blasphemias ad Deum, blasphemare nomen ejus,  et tabernacullum ejus (Apoc. XIII 4.6). Barack Obama ha giurato. Davanti al giudice della Corte suprema e davanti la Bibbia (di Lincon e di Martin Luther King, non dei Settanta o di S. Girolamo, sia chiaro).

Barack Obama ha giurato e vaticinato: “Dio ci ha creato tutti uguali, il nostro lavoro non sarà completo finché i nostri fratelli e le nostre sorelle gay non saranno trattati come chiunque altro in base alla legge. E giù applausi caldi”, dall’inviato del Corriere della Sera, 21.1. che pompa il discorso lasciando intendere che Iddio (di Barack) odia adesso gli omofobi ma ama sorella lesbica e fratello gay. "Et adoraverunt eum et aperuit os suum in blasphemias…" Sempre sul Corriere del 23 Ernesto Galli della Loggia commenta  l’investitura di Obama e a largo tiro denuncia il ruolo degli intellettuali mondiali ossequiosi ormai al mainstream dell’ideologia omosessuale.

Eccezione fatta per l’Italia, scrive, dove “la mentalità condivisa della gente – non degli intellettuali ndr -   sono in prevalenza altri.  Almeno ancor oggi così. Ma forse può qualcuno dubitare davvero che in un brevissimo giro di tempo anche la maggioranza della nostra opinione pubblica non si adeguerà all’opinione attualmente già dominante quasi dappertutto in Europa come nell’America settentrionale. E dunque mi chiedo in quale direzione andrà il mainstream ? In quella di Obama o di Bagnasco ?” Ernesto Galli della Loggia, Il mondo gay e le vestali di un certo conformismo, p. 1.

Sul Foglio del 29 p. 2 Luigi Manconi risponde alla provocazione intellettuale. Si plachi della Loggia: “l’omosessualità costituisce ormai una variante naturale della sessualità umana. Eppoi quale maggioranza di popolo. Se anche su Famiglia cristiana - che vende circa sette volte più di Vogue – prevale non certo l’omofilia però la tolleranza”. Fine della congiura omo-pluto-satanica.   (Il Foglio, Galli della Loggia, i gay e il pensiero dominante della famiglia cristiana)

29.1 Politica e valori non negoziabili. Il presidente della CEI, Angelo Bagnasco, ritorna sulla vexata quaestio dei valori non negoziabili sui quali non ci può essere compromesso al dovere di partecipare al voto (Avvenire, Bagnasco: alla Chiese sta a cuore tuto l’uomo, da p.3 a 7). Richiamo quanto mai atteso dopo il passo lo scivolo dell’endorsement e visto che il tema sembra obnubilato astutamente nel dibattito elettorale da progressisti e finti moderati.

Bene allora ha fatto l’”ultracattolica” Roccella (che provocatoriamente pone 8 domande 8 (numero perfetto) “sensibili” ai candidati premier. 1. Siete disposti ad approvare la legge sui Dat così come formulata dalla Camera ? 2. Siete disposti a chiarire che la diagnosi pre-impianto sugli embrioni non può essere consentita ? 2. A difendere  i confini della legge 40 ? 4. A mantenere le attuali linee guida ministeriali che prevedono il ricovero ospedaliero a seguito dell’uso della Ru486 ? 5. Pensate di regolamentare le unioni di fatto e omosessuali ? 6. Pensate di fare una legge sull’omofobia ? 7. Quale fine farete fare alle scuole private ? 8. Volete modificare la legislazione sulle biobanche ?  “Aperte” ma prevedo poche le risposte.

Antonello Cavallotto

 

 

 

 

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