Ricordiamo PAOLA DE GREGORIO, nel nostro Ateneo la sua esposizione “Qualcosa di nuovo nell’Arte Sacra”
Si Ăš spenta a Roma Paola de Gregorio, scultrice romana molto apprezzata. Nata e residente a Roma, questâartista aveva frequentato giovanissima lâatelier di Pericle Fazzini. In seguito, aveva studiato allâAccademia di Belle Arti di Roma, sezione scultura, prima con Attilio Selva, poi con lo stesso Fazzini. Per approfondire lo studio dellâanatomia, e completarlo con la fisiologia, aveva conseguito la laurea in Scienze biologiche presso La Sapienza. Un' artista poliedrica, specializzata perĂČ nella scultura - sia in marmo che in legno, con unâincredibile capacitĂ di ritrarre, in un personaggio, anche la sua psicologia, i suoi moti interiori- e nel disegno.
"Protagonista della vita intellettuale romana degli anni â70-â80, Paola era una persona umile e amabile, che non faceva mai sentire a disagio il suo interlocutore, anche quando capiva di non avere punti in comune con lui. E da tutti, umilmente, cercava sempre di apprendere qualcosa: perchĂ© Paola era, prima di tutto, cristiana nel senso vero e immediato del termine, al di lĂ dei catafalchi âdogmatico-liturgiciâ o, peggio, delle sovrastrutture di potere."
Numerose le sue esposizioni: prima a Roma, Galleria Astrolabio, Palazzo Valentini, lâUniversitĂ Gregoriana, Palazzo del Laterano, poi al Forte Spagnolo de LâAquila e a Villa Pisani di Stra a Venezia. Infine, allâestero, col contributo del Maeci, a Lisbona, Vienna, Zagabria, Belgrado, Atene, Salonicco, Zurigo, Helsinki. Sue opere si trovano presso collezioni pubbliche e private: Museo Dantesco di Ravenna, UniversitĂ Gregoriana di Roma, Castello de LâAquila, Museo Gulbenkian di Lisbona. Nel 2003 aveva ricevuto il âPremio Minervaâ per la Scultura, riservato alle donne particolarmente distintesi nei vari settori di attivitĂ . Negli ultimi anni si era dedicata molto allâarte sacra: come con la Mostra personale âQualcosa di nuovo nellâarte sacraâ, presso lâAteneo Pontificio âRegina Apostolorumâ di Roma. In questâultima manifestazione, lâartista sâera fatta ritrarre con un gruppo di non vedenti: ai quali, nelle sue esposizioni, dedicava sempre unâattenzione speciale, dando loro lâopportunitĂ di toccare fisicamente le opere e commentarle insieme a lei.
A ottobre 2021, pur affaticata, Paola aveva assistito, con vari amici (tra cui anche la senatrice Paola Binetti), allâ installazione â nella sede della Congregazione delle Suore Carmelitane Teresiane di Roma â del suo bassorilievo âRitratto di Edith Steinâ: la filosofa e mistica tedesca di origine ebraica, allieva di Edmund Husserl, fattasi poi carmelitana scalza e morta, con la sorella Rosa, ad Auschwitz nel 1942 (dal â98, infine, per volere di Giovanni Paolo II, Patrona dâEuropa).
Gli ultimi mesi di vita son stati dedicati da Paola allo studio di unâaltra opera, su Armida Barelli: lâeducatrice, cofondatrice dellâUniversitĂ Cattolica del Sacro Cuore, dirigente dellâAzione cattolica italiana, beatificata dalla Chiesa ad aprile scorso. Sarebbe bello, osserviamo, se questâopera potesse essere collocata allâentrata del Policlinico Gemelli, o dellâUniversitĂ Cattolica.
Da "L' Opinione delle LibertĂ ", Fabrizio Federici, 7 Luglio 2022