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Saluti in occasione del conferimento dottorato honoris causa al Prof. Evandro Agazzi

A cura di P. José E. Oyarzún
Egregio P. Decano, udita la sua richiesta molto volentieri conferiamo il grado di Dottore Honoris Causa in Filosofia al Chiarissimo Professor Evandro Agazzi. Come Rettore di questo Ateneo, colgo l’occasione per rivolgere un cordiale saluto al Prof. Agazzi a nome di tutta la nostra comunitĂ  accademica e a tutti voi qui convenuti vi do il benvenuto. Allo stesso tempo, vorrei evidenziare in modo breve alcuni aspetti generali del suo rapporto con la nostra istituzione e i punti di contatto tra il suo pensiero e la nostra proposta culturale, che si aggiungono ai motivi giĂ  presentati dal Decano della FacoltĂ  di Filosofia. Infatti, come ha accennato il Decano, tra il nostro Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” e il Professor Agazzi ci sono stati sempre ottimi rapporti di amicizia, di viva cordialitĂ  e di profonda collaborazione, sulla base di comuni interessi culturali, sociali e religiosi. Tant’è che il dialogo scientifico con lui intessuto si è rivelato terreno molto fertile, i cui frutti sono stati abbondanti. Apprezziamo molto questa sua vicinanza e il magnifico contributo che ha voluto e che continua ad offrirci. E ringraziamo Dio, per aver ricevuto questo grande dono. Ritengo doveroso citare, a modo di esempio, alcuni dei tanti contributi, trai i piĂą recenti, che ha fornito a questa nostra istituzione: 20 marzo 2015 è stato relatore sul tema “Il ruolo del cristianesimo nella storia della scienza” presso il Convegno Internazionale “La relaciĂłn ciencia-fe a la luz del pensamiento del P. Stanley L. Jaki” organizzato dal nostro Ateneo e dall’UniversitĂ  Anáhuac di CittĂ  del Messico; il 3 giugno 2015 relatore sul tema “Luce, Intelletto e VeritĂ  nella tradizione filosofica occidentale” presso il Convegno Internazionale “Fiat Lux”, organizzato dall’APRA in collaborazione con l’UniversitĂ  “La Sapienza” di Roma; dal 2009 in poi ha tenuto varie conferenze presso l’Istituto Scienza e Fede; il 19 novembre 2014 nell’ambito del corso di Filosofia dell’Uomo e di Elementi di Neuroetica della FacoltĂ  di Filosofia, ha tenuto la relazione: “Le neuroscienze nel quadro di un'antropologia filosofica”. E come non citare la sua conferenza dello scorso sabato 16 novembre intitolata: “Cibernetica ed intelligenza artificiale: prospettive attuali dell'antropologia filosofica”. Grazie, Prof. Agazzi, per questi e per tutti i suoi competenti e stimolanti contributi. Come ho suggerito prima, la collaborazione scaturisce da interessi comuni in diversi ambiti. Perciò, desidero porre in evidenza alcuni elementi del pensiero del Prof. Agazzi che si incrociano con dei tratti caratteristici della proposta culturale che l’Ateneo intende offrire alla Chiesa e alla societĂ  in generale. La ricerca della veritĂ  Innanzitutto, il suo costante sforzo per ricercare la veritĂ , nato dalla convinzione della capacitĂ  della ragione per raggiungerla che è uno dei punti cardini di una istituzione universitaria e che noi facciamo propria perchĂ©, come recita il nostro Ideario, la ricerca della veritĂ  “… è l’anima della ricerca e dell’insegnamento, la base dei programmi formativi e lo stimolo per promuovere il corretto uso della ragione” (cf. Ideario, 6). E come Lei ha ben evidenziato si tratta di una ricerca che deve superare le ideologie e rispettare i diversi ambiti di conoscenza cercando di armonizzare la filosofia, la scienza e la fede[1]. Il dialogo Un secondo elemento è il dialogo che presuppone quello precedente. Infatti, senza la ricerca della veritĂ , qualsiasi dialogo diventerebbe impossibile o almeno sterile. Un dialogo che Lei ha promosso e portato avanti in modo ampio e proficuo, e che anche noi siamo invitati a sviluppare come istituzione accademica ecclesiastica. Infatti, nel Proemio della Costituzione apostolica Veritatis Gaudium (n. 4), Papa Francesco propone il dialogo a “tutto campo” come uno dei criteri per il rinnovamento delle facoltĂ  ecclesiastiche: “non come mero atteggiamento tattico, ma come esigenza intrinseca per fare esperienza comunitaria della gioia della VeritĂ  e per approfondirne il significato e le implicazioni pratiche”. Per l’Ateneo questo si traduce nell’interesse concreto per favorire il dialogo con la cultura attuale (cf. Ideario, 19), con la scienza e con le diverse discipline convinti dal fatto che la visione cristiana del mondo è significativa e credibile, e promotrice di scienza. L’interdisciplinarietĂ  Un terzo elemento è l’interdisciplinarietĂ . Alla promozione del dialogo fondato nella ricerca della veritĂ , perchĂ© «la veritĂ  è “logos” che crea “dia-logos”[2], si collega il grande valore che Lei attribuisce all’interdisciplinarietĂ , come ben si evince dal suo testo (a onor del vero, un classico!) “Cultura scientifica e interdisciplinarietà” e in tutta la sua opera. Lei afferma che “la vera interdisciplinarietĂ , infatti, si costruisce a partire dalle discipline e rispettando la serietĂ  e l’impegno della loro tecnicitĂ  di indagine”[3]. Anche questo è uno dei criteri proposti da Papa Francesco[4] per il rinnovamento degli studi ecclesiastici e che vogliamo fare nostro promuovendo “positivamente l’interscambio dei saperi tra le diverse discipline, per acquisire una conoscenza sempre piĂą integrale della realtĂ , sottolineando l’armonia umanizzante dello studio interdisciplinare (cfr. VG Proemio 4c)” (Ideario 8). Da questo principio, sono sorte diverse iniziative come la FacoltĂ  di bioetica e l’Istituto Scienza e Fede con le quali Lei ha collaborato. Non mi dilungo oltre, carissimi convenuti. Anche perchĂ© ci sarĂ  modo di argomentare piĂą dettagliatamente le peculiaritĂ  e, soprattutto, l’originalitĂ  della sua opera, mediante la Laudatio. Detto questo, condivido con voi tutti la gioia di rendere a un uomo di fede e di scienza un tributo accademico che suggella un impegno culturale e una testimonianza cristiana di altissimo profilo, i cui benefici sono stati giĂ  tratti sia da chi ha avuto modo di conoscerlo di persona, sia da chi si è avvalso dei suoi studi per intenti vari. E – garantendo l’impegno di questo Ateneo ad ampliare la conoscenza della sua figura – auspico vivamente che il suo esempio e la sua opera costituiscano sempre un faro per chi vorrĂ  attraccare nei porti della VeritĂ , unica e sola di Cristo, orientato altresì dalle coordinate del sapere scientifico. Maria Regina Apostolorum, nostra protettrice, sia per Lei la stella del mattino, sia la luce che continui a orientarLa nella Sua missione culturale ed accademica. Complimenti Prof. Agazzi e grazie per tutto quello che ha fatto e che continuerĂ  a fare a favore della comunitĂ  scientifica.   [1] https://www.unav.edu/web/ciencia-razon-y-fe/entrevista-con-el-profesor-evandro-agazzi [2] Benedetto XVI, Caritas in veritate, 4. [3] E. Agazzi, Cultura Scientifica e InterdisciplinarietĂ , Editrice La Scuola, Brescia, p. 111. [4] Cf. Papa Francesco, Veritatis Gaudium, n. 4 c

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