Salvo Laura – Perdonarsi per perdonare (2ª parte)

Come perdonarsi per perdonare

(seconda parte)

Laura Salvo

I bambini con uno stile di attaccamento sicuro, le cui madri mostrano un atteggiamento responsivo e prevedibile, non sembrano presentare reazioni di rancore; manifestano segni di disagio o sconforto alla separazione dalla madre ed esprimono in modo chiaro il loro bisogno di consolazione, vicinanza e contatto fisico al suo ritorno

I bambini classificati insicuri mostrano delle risposte che possono far pensare ad uno sviluppo successivo del rancore.

I bambini insicuri-evitanti, le cui madri appaiono rifiutanti sul piano del contatto fisico e poco sensibili alle espressioni affettive del bambino, manifestano al rientro della madre reazioni di evitamento del contatto e distanza

I bambini insicuri-ambivalenti, le cui madri presentano risposte imprevedibili ai bisogni di affetto e protezione del bambino, mostrano reazioni esplicite ed esasperate che esprimono una marcata ambivalenza, composta da atteggiamenti aggressivi o da lamentele passive ed inconsolabili .

La qualità della relazione affettiva tra adulto e bambino si fonda sulla costruzione di aspettative di regolarità e prevedibilità nella soddisfazione dei bisogni di protezione ed affetto, che favoriscono lo sviluppo di una sicurezza di base, la regolazione delle emozioni e la costruzione dell’autonomia.

La delusione di tali aspettative e la formazione di legami di attaccamento insicuri, potrebbero spiegare la vulnerabilità alle critiche, alle offese ed ai torti, predittiva dello sviluppo di risentimento e rancore

Sono indispensabili almeno 3 competenze:

La capacità di differenziare chiaramente e consapevolmente le emozioni ambivalenti in risposta al torto subito

La capacità di individuare un responsabile e coglierne l’intenzionalità

La capacità di monitorare i propri processi cognitivi in modo da poter richiamare per più volte ed in un certo lasso di tempo gli eventi negativi

Quando il bambino si trova in una situazione d’impotenza o non è in grado di reagire, il torto subito si trasforma in pensiero ricorrente che blocca le risorse educative ed impoverisce la vita psichica che, ripiegata su se stessa si alimenta di dettagli e di ricordi negativi sulle esperienze fonte di dolore

Oppure soprusi, violenze fisico-sessuali, denigrazioni da parte di adulti o genitori sollecitano la compresenza di sentimenti ambivalenti:

Da un lato l’autocolpevolizzazione per l’incapacità di sottrarsi alla violenza o all’ingiustizia, vissuta con sentimenti di vergogna ed umiliazione

Dall’altro la paura e la rabbia verso l’aggressore, che, se un familiare continua comunque a suscitare una dipendenza affettiva all’interno del legame dell’attaccamento

La tendenza ad avvicinarsi alla figura di attaccamento per farsi proteggere ed ad allontanarsi in quanto essa stessa è fonte di paura, creano una contraddizione intollerabile che può disorganizzare l’integrità della coscienza, dando vita a fenomeni dissociativi (Liotti-2005).

Il processo interpersonale del perdono

Da una prospettiva interpersonale un’offesa e’ un evento in cui l’offensore trasgredisce una o più norme implicite o esplicite che governano la sua relazione con la vittima

Le reazioni della vittima possono essere moderate da disposizioni personali, caratteristica dell’offesa, caratteristiche della relazione con l’offensore, tempo di latenza dopo la trasgressione.

L’intenzione di perdonare è influenzata dall’empatia della vittima verso l’offensore, dalle sue attribuzioni e dalla ruminazione sull’offesa

Le variabili che riguardano la relazione, che influenzano il perdono in maniera indiretta sono:

  • Il grado di intimità
  • La vicinanza
  • Soddisfazione e impegno
  • La dipendenza tra i partner
  • Il livello di soddisfazione
  • La fiducia intesa come la percezione di ognuno che l’altro si impegnerà a fare sacrifici e adattamenti perché la relazione continui
  • L’intimità intesa come interdipendenza o interconnessioni
  • La presenza di amore e cura e l’impegno che include l’intenzione di entrambi i soggetti di continuare la relazione ed il loro attaccamento psicologico.

 

Naturalmente vi sono diverse teorie sul perdono, Worthingthon  distingue il perdono decisionale come:

  • E’ frutto della razionalità o della volontà
  • Può precedere o seguire il perdono emozionale
  • Potrebbe verificarsi senza il perdono emozionale
  • E’ finalizzato a  controllare il comportamento futuro
  • Può contribuire a regolare le emozioni favorendo il perdono emozionale
  • Fornisce nuovo significato alla situazione
  • Modifica il comportamento
  • Può promuovere la riconciliazione

Il perdono emozionale si ha quando:

  • Sopraggiunge attraverso la sostituzione di vecchie emozioni con nuove
  • Necessariamente riduce le emozioni tipiche nello stato di non perdono
  • Può sopraggiungere prima o dopo il perdono decisionale
  • In rare occasioni si può presentare anche in assenza di un perdono decisionale
  • Comporta un cambiamento nello stato emotivo, influenza i pensieri e le motivazioni
  • Fornisce un nuovo significato alla situazione
  • Può modificare il comportamento
  • Può migliorare le relazioni e promuovere la riconciliazione
  • Può ridurre la percezione di ingiustizia subita e il bisogno di giustizia.

Hai bisogno di informazioni?

Contattaci