Singer, Cuordileone e quelle bugie sulla morte del Cardinale Martini
Cari amici, riprendo velocemente e con dei flash il commento dei giornali da dove ci siamo lasciati. Vi riporto a giugno. Sotto l’ombrellone spero che abbiate potuto imbattervi nel solito e bell’articolo-denuncia di Valentina Fizzotti “Il Teorema Onu” (Avvenire, inserto “E’ Vita, dell’8). Scrive la Fizzotti – “Un’insana ansia sembra prendere l’Organizzazione Mondiale della Salute. Fare abortire le baby mamme perché troppo. 16 milioni!” E siccome troppe, ecco la “consueta” ricetta campagna Oms fatta da preservativi e aborto. Luglio. Segnalo se non li avete letti di recuperare due articoli. Il primo sempre su E’ Vita, del 28 è a firma Giacomo Samek Lodovici.  Peter Singer, informa, è stato insignito dal governo australiano del titolo di Companion dell’Order of Australia, la più alta onorificenza che un cittadino australiano e bioeticista può percepire. Congratulazioni vivissime. Certo sarebbe stato carino leggere le motivazioni di un noto infanticida e teorico della qualità della vita. Il secondo articolo si torva invece su: Il Giornale (29.7) ed a firma del bravo Paolo Rodari che riportando la battuta di Mons. Salvatore Cordileone, nuovo vescovo di San Francisco – la città con la più alta concentrazione di persone omosessuali -  per il quale “le nozze fra persone dello stesso sesso sono opera del diavolo” dipinge la vivace alzata di scudi della lobby gay e stampa locale come l’Huffington Post contro il vescovo. Noi confidiamo nel suo cognome. Ma con uno che si chiama C(u)or di leone sarà dura vincerla. Per la stampa di agosto consiglio di riprendere e leggere l’intervista al quotidiano Il Mattino della deputata Paola Binetti sulla sentenza della Corte Europea dei diritti umani sulla Legge 40. Titolo dell’articolo è : “Un attacco alla vita nascente”, il giorno è il 29. Ed eccoci ora a settembre. Bene. Anzi male. Per tutto il mese i quotidiani laici-sti) hanno sproloquiato sulla morte del Cardinale Martini. Tra paragoni insulsi – leggi Eugenio Scalfari secondo cui il cardinale Carlo Maria Martini avrebbe deciso “ di essere staccato dalle macchine che ancor lo tenevano in vita “ su Repubblica del 1° settembre (ma quali macchine? ) e senso del ridicolo (sempre Scalfari: “Martini non sarà mai santo perché troppo laico si temi bioetici: vedi L’Espresso del 13/9 p.162) come non poteva mancare il commento di Vito Mancuso che sempre su Repubblica del 26 titola “La vera fine del Cardinale Martini”. E qual è stata la vera fine del Cardinale? Marco Tarquinio (Avvenire, Lettere al direttore, 25, p.31) e il mensile Panorama riportano la cose come realmente sono avvenute nonché la testimonianza del medico che lo ha assistito fino alla fine, facendo così chiarezza su tanto inquinamento ideologico per mezzo stampa.
Antonello Cavallotto