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Value@Work: Ripensare il Lavoro per dare Valore al lavoro. La Persona al Centro

L’attuale contesto è caratterizzato da una duplice crisi ma anche da un’opportunità. La crisi è di tipo economico (mercati, PMI, disoccupazione) e di tipo sociale (violenza, depressione e suicidio; disgregazione familiare, demografica; impatto dell’immigrazione e del terrorismo e crescita del razzismo).  L’opportunità  viene data in parte dal nuovo paradigma verso il quale si sta muovendo l’impresa e il mondo del lavoro in generale, che in parte si sintetizza nel modello Industria 4.0.  Questo scenario può costituire un’occasione propizia per ripensare e  “purificare” le dinamiche e le relazioni all’interno del mondo del lavoro. È necessario, tra tante altre cose, il superamento della frattura tra etica ed economia, perché l’etica non può essere concepita come un’azione di solidarietà isolata dalla quotidianità dell’azienda, non è riducibile a mera trasparenza o mancanza di corruzione bensì i processi decisionali, organizzativi e manageriali devono essere espressione di un nuovo umanesimo. Value@Work è un gruppo di condivisione per la riorganizzazione valoriale del mondo del lavoro: un team interdisciplinare in cui accademici, rappresentanti di istituzioni, aziende e associazioni di settore, manager di impresa, vogliono collaborare in questo senso. L’iniziativa è promossa dall’Istituto di Studi Superiori sulla Donna dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, insieme all’Istituto Fidelis dello stesso Ateneo. Fanno parte del Comitato Direttivo del Progetto: AIDP Lazio, COLAP, Federmanager, FISAC CGIL,  Istituto Luigi Gatti -APA Confartigianato Imprese Milano-Monza, Forum delle Associazioni Familiari e l’Università Europea di Roma. Il  principio più importante è la centralità della persona. Questo principio deve orientare e misurare ogni dinamica economica, politica e sociale. La persona è in sé un valore assoluto e la sua dignità non può essere sacrificata. La persona al centro significa innanzitutto che la persona è la prima e più importante risorsa. Il capitale umano è l’unico a poter fronteggiare il nuovo scenario, perché unicamente il talento può far sì che la rivoluzione tecnologica porti ad uno sviluppo integrale e sostenibile. È necessario investire su formazione ed engagement. Solo le persone sono capaci di creatività, innovazione, responsabilità, resilienza e sacrificio, quindi la “la persona al centro”, significa tutela efficace insieme a condizioni di lavoro giuste, sicure e salutari. Il gruppo propone una visione comune a lungo termine fra tutti gli attori: impresa, istituzioni, università, associazioni, sindacati poiché senza fare sistema non è possibile affrontare le sfide che si presentano. I capisaldi da considerare nel lavoro di ricerca e nel fare rete sono il bene comune, la sostenibilità del sistema, cioè la cura dell’ambiente, delle risorse della famiglia giacché è necessaria un’attenzione particolare alle famiglie per superare la crisi demografica e frenare i costi sociali dovuti alla fragilità dei nuclei famigliari, alla fine si tratta di un family mainstreaming che coinvolge tutta la società, tra questi capisaldi si trova anche la creazione di profitto e di nuovi posti di lavoro. Il progetto Value@Work crede all’innovazione e alla tecnologia, con l’applicazione etica di ogni strumento secondo i principi della centralità della persona e del bene comune. È indispensabile in tutti un orientamento partecipativo e non conflittuale, affinché ci sia un modello di sviluppo fondato su un nuovo patto sociale. Per tali ragioni, il gruppo si è dato tre indirizzi per raggiungere i suoi obiettivi:
  1. Formazione manageriale e advisory per aziende e istituzioni
  2. Osservatorio di valorizzazione e condivisione delle best practices
  3. Ambito accademico: corsi di specializzazione finalizzati a superare la frattura tra ambito scientifico e professionale.

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