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Le donne promotrici di un futuro economico sostenibile

 

La pandemia da COVID-19 ha provocato una crisi economica e sistemica senza precedenti, per ampiezza, per caratteristiche e per profonditĂ . La crisi ha messo in evidenza le fragilitĂ  del nostro sistema aggravando le disuguaglianze economiche e di genere.

In questo contesto come rendere il lavoro delle donne vero fattore di sviluppo sociale? Quali le principiali azioni che devono essere intraprese a breve e a lungo termine? Sono queste le domande di fondo dell’evento “Seminare per costruire. Le donne promotrici di un futuro economico sostenibile” organizzato dall’Istituto di Studi Superiori sulla Donna (ISSD) dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (APRA), nell’ambito della Categoria Dintorni del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020 promosso dall’ASviS, che si è svolto il 15 ottobre u.s. in live streaming.

L’iniziativa, che si inserisce anche tra gli appuntamenti previsti dalla terza edizione dei “Value@Work Open Talks” dal titolo “Pensieri per la ripartenza”, ha cercato di rispondere a tali interrogativi per comprendere meglio lo specifico contributo delle donne nella costruzione, in alleanza con l’uomo, di un futuro diverso e più sostenibile.

 Ad affrontare la questione è stata Stefania Celsi, business advisor di strategie aziendali e di sviluppo della leadership, nonché consigliere direttivo ISSD (APRA) e membro del comitato direttivo Value@Work. Nel suo intervento, ha illustrato l’impatto sanitario, sociale, culturale/valoriale ed economico della pandemia sulle disuguaglianze di genere. Ha parlato delle caratteristiche di leadership necessarie in tempi di pandemia e di come hanno reagito le donne leader durante l’emergenza COVID-19 per poi soffermarsi su quali azioni sono necessarie da mettere in campo per affrontare le sfide della crisi pandemica.

“La rinascita del nostro Paese non può prescindere dal miglioramento della condizione femminile lavorativa, sociale ed economica. I punti di PIL che perdiamo ogni giorno per il divario di genere sono allarmanti. Nessuna remora nel chiedere che la Rinascita al femminile sia voce importante del piano di ripresa del nostro Paese. La fase economica che sta per aprirsi può essere davvero una opportunità per riallineare ai blocchi di partenza uomini e donne, competenze, meriti, valori, sanando disuguaglianze croniche nel nostro paese (genere, provenienza, età)” ha dichiarato Stefania Celsi durante la conferenza.

La crisi ci costringe dunque a cambiare sguardo e a ripensare in modo nuovo, sostenibile e plurale la realtà. L’economia sta sollevando tante criticità e molte domande, ma ci offre anche tante nuove opportunità, per le quali oggi più che mai si rende necessario lo sguardo delle donne.  E’ fondamentale dare spazio alla loro visione e alle loro competenze, indispensabili per ripartire con un cambio di rotta, dove solo la diversità dello sguardo garantirà scelte più universali per un lavoro, un’economia ed un ambiente più sostenibili.

Le donne, ha concluso Stefania Celsi, “sono risorse consapevoli, parte integrante della nostra società, artefici della crescita e dello sviluppo in armonia e alleanza con sé stesse e con l’altra metà del cielo”.

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