“Workshop internazionale sul consenso information e ricerca clinica”
Dal 21 al 23 febbraio 2018, la Cattedra UNESCO in Bioetica e Diritti Umani terrà il suo sesto workshop internazionale per discutere le questioni del consenso informato e della ricerca clinica. Facendo parte del consorzio i-Consent (progetto finanziato dall’Unione Europea – Horizon 2020), la riflessione etica del workshop si concentrerà sulla dimensione multiculturale e interdisciplinare dei requisiti etici del consenso informato applicato alla ricerca trasnazionale/clinica e vaccinazione. La discussione si svolgerà nell’Aula Master dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e dell’Università Europea di Roma, in Via degli Aldobrandeschi, 190 a Roma (ingresso riservato). Molti gli interventi autorevoli (in allegato il programma dettagliato).
“Teniamo molto a questa importante giornata di studio e di dialogo su un tema così importante - dichiara Alberto Garcia, direttore della Cattedra - perché nella ricerca scientifica troviamo brecce, barriere e pratiche nel processo di richiesta del consenso informato. Troppo spesso non si prendono in considerazione pienamente la persona umana e i suoi diritti fondamentali, e la diversità culturale e religiosa dei soggetti di sperimentazione biomedica. Vogliamo studiare e riempire questa mancanza come risposta all’asset principale del progetto lanciato dall'Unione Europea”.
“Il consenso informato è un tema non solo medico, - spiega Mirko Garasic, ricercatore della Cattedra - ma che investe la cultura e la religione della persona. Dare per scontato che tutte le tradizioni mondiali siano disposte ad accettare come non eticamente questionabile l’approccio individuo-centrico dell’autonomia alla base del consenso informato è miope e controproducente. Per questo motivo il nostro workshop è importante: abbiamo bisogno di partire dai valori comuni che i vari credi interpellati condividono, per analizzare insieme le differenze e adattare (anche) le politiche sanitarie a realtà più complesse e meno monolitiche”.
“È importante discutere e confrontarci sul limite tra autonomia e relazione nel consenso informato; – continua P. Joseph Tham, L.C. professore di Bioetica - insieme alla Prof.ssa Marie Letendre abbiamo analizzato come nel tempo la percezione dell’autonomia del paziente nel consenso informato stia cambiando. Si sta passando da un concetto di processo decisionale autonomo a un rapporto più articolato e relazionale tra paziente-dottore. Per tanto abbiamo voluto dimostrare lo spostamento da una forma individualista a una più relazionale che aiuti a comprendere l’autonomia nel dare il consenso, senza tralasciare gli aspetti culturali ed etici nel sistema sanitario”.
Il tavolo dei relatori e tutta la platea hanno carattere internazionale e multiculturale; saranno presenti contributi scientifici e riflessioni di autorevoli esponenti di vari religioni (Buddismo, Confucianesimo, Cristianesimo, Ebraismo, Induismo, Islam).